La nuova bozza di regolamento sulla criptazione giapponese è pronta

Il Giappone si sta avvicinando alle nuove norme sulla criptovaluta .

La settimana scorsa la Financial Services Agency ha pubblicato il suo progetto di relazione sui prossimi regolamenti, evidenziando diversi problemi chiave che non sono stati trattati dalle normative vigenti.

Ciò include rivenditori, commercianti di margine, monete private e problemi di hacking.

Avanzamento verso regolamenti robusti

La bozza è stata discussa durante l'11a riunione del gruppo di studio dell'FSA e ha incluso raccomandazioni delle ultime dieci riunioni del gruppo di studio.

I media locali suggeriscono che la bozza non ha incontrato obiezioni importanti e che la FSA dovrebbe creare regolamenti basati su questo documento.

Il rapporto tiene conto degli incidenti di hacking e del fatto che quest'anno il paese è stato scosso da due hack di alto profilo: Coincheck e Zaif.

Secondo il rapporto, saranno necessari scambi di criptovaluta per migliorare la " gestione e manutenzione delle proprietà del cliente ", compresa la gestione delle chiavi private.

Le borse dovrebbero anche avere un patrimonio netto " uguale o superiore all'importo equivalente alla valuta e ai fondi di rimborso " se vengono violati.

Include anche alcune misure per impedire che gli scambi falliscano.

Di cosa parla la FSA?

L'agenzia si concentra anche su collaborazioni con organizzazioni di autoregolamentazione nello spazio.

Il regolatore ha detto che vuole che i membri aderiscano a queste associazioni e creino sistemi che funzionano secondo le loro regole.

Il regolatore ha fornito l'accreditamento alla Japan Currency Currency Exchange Association in ottobre, per garantire che l'autoregolamentazione possa essere applicata legalmente ai membri.

La FSA potrebbe rifiutare o annullare la registrazione di operatori che non aderiscono a un'associazione accreditata per conformarsi all'autoregolamentazione né creano sistemi interni per la conformità all'autoregolamentazione.

La bozza si concentrava anche sui " dealers presunti ", vale a dire sulle società a cui è stato consentito di lavorare come exchange mentre la loro applicazione è in fase di revisione.

Il regolatore ha anche introdotto diverse misure per questi operatori.

Il progetto suggerisce inoltre che le ICO siano soggette alla regolamentazione dei titoli e che introducano un sistema di registrazione per le imprese di custodia.