Il mining in Cina viene etichettato come “industria indesiderabile” probabile messa al bando in arrivo

Un’agenzia governativa cinese incaricata di formulare politiche macroeconomiche sta etichettando il bitcoin mining come un’industria “indesiderabile” in una bozza di proposta, raccomandando ai governi locali di eliminare il settore nel paese.

La Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e la riforma (NDRC) ha pubblicato oggi un progetto di proposta per la revisione del catalogo esistente per la ristrutturazione dell’industria di guida, che elenca le industrie che l’agenzia raccomanda di incoraggiare, limitare e interrompere.

Il catalogo da sottoporre a revisione, sebbene sia ancora in attesa di feedback pubblico prima di entrare in vigore, classifica il bitcoin mining come un settore industriale scoraggiato nello sviluppo futuro del Paese, insieme a un elenco di altri settori che hanno una produttività bassa o obsoleta o risultati in forte inquinamento.

Avviato ufficialmente nel 1998, il NDRC è ora uno dei 26 dipartimenti a livello di gabinetto che costituiscono tutti insieme il Consiglio di Stato del governo centrale cinese, con il ruolo principale incentrato sullo studio e sull’attuazione di strategie e politiche di riforma economica.

L’agenzia ha pubblicato il primo catalogo per la ristrutturazione dell’industria di guida nel 2005 per informare i governi locali su quali tipi di settori sono incoraggiati e quali no, per lo sviluppo futuro. Il catalogo è stato successivamente rivisto e aggiornato rispettivamente nel 2011, 2013 e 2016 e sta subendo un’altra revisione.

Il pubblico avrà tempo fino al 7 maggio per condividere il feedback sugli emendamenti proposti, dopo di che la versione finale sarà pubblicata e sarà operativa.

Tuttavia, resta da vedere se la guida rivista, se ancora includendo tale categorizzazione del bitcoin mining nella sua forma definitiva, avrà qualche impatto sull’estrazione di bitcoin in Cina, dal momento che il catalogo stesso serve più come direzione per lo sviluppo futuro.

Attualmente, la Cina è ancora sede di alcuni dei più grandi produttori di attrezzature minerarie di criptovalute al mondo e di attività minerarie. Durante la prossima stagione estiva ricca di acqua, si stima che oltre 1 milione di macchine minerarie di criptovaluta funzionino nella regione sud-occidentale della Cina.

Immagine della bandiera cinese tramite Shutterstock