La guida e i consigli per trovare lavoro con Garanzia Giovani

Il programma Garanzia Giovani del governo inizia a dare i suoi primi frutti nel lavoro. In Lombardia oltre 74mila giovani sono stati inseriti nel mercato del lavoro e sono stati attivati 2.830 contratti di apprendistato. I dati sono stati comunicati dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea.

In Lombardia il programma Garanzia Giovani funziona. Il numero dei contratti è uguale a quello dei tirocini ed è l’unica Regione dove questo accade, spiega l’assessore lombardo. “Su 74.385 giovani attivati nel mercato del lavoro, 38.287 sono stati assunti tramite contratto a tempo indeterminato (9.642), determinato (19.338) e apprendistato (9.307)”.

Un bel dato in controtendenza per quanto riguarda l’occupazione giovanile. I giovani tra i 20 e 30 è la fascia che registra il maggior numero di disoccupati. Ma buone notizie arrivano anche dall’Unione Europea. Che stanzia anche per questo anno fondi destinati al finanziamento di alcuni progetti agevolati.

La nuova manovra fiscale prevede agevolazioni per i datori di lavoro che assumeranno con contratto a tempo indeterminato giovani dell’alternanza scuola – lavoro per un massimo di 36 mesi. Ma c’è una condizione. I giovani assunti devono aver svolto almeno il 30% delle ore di lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica o il diploma professionale nell’impresa del datore di lavoro, che non dovrà pagare i contributi previdenziali, esclusi quelli per il computo pensionistico e i premi riservati all’INAIL.

Ma ci sono delle condizioni da rispettare per poter accedere a queste agevolazioni. Il giovane deve essere assunto entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio avvenuto tra il 2017 e il 2018. Le domande devono essere inviate all’Inps e i fondi saranno stanziati fino a esaurimento.

Altre agevolazioni anche per il Sud. Il governo ha infatti stanziato 530 milioni di euro per favorire l’assunzione a tempo indeterminato, anche in somministrazione o in apprendistato, di giovani residente nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Insomma le premesse ci sono tutte. Il 31 dicembre 2018 si saprà se tutte queste misure hanno avuto l’effetto desiderato.