Lasciare l’Italia per Londra: più guadagni e meno stress lavorativo
Decisione di trasferirsi a Londra
Decidere di trasferirsi a Londra a 41 anni, lasciando un lavoro a tempo indeterminato con ancora il mutuo e le rate dell’auto da pagare. E senza nemmeno avere già un posto assicurato oltremanica. La scelta di Elena Torresani non è stata delle più convenzionali, tutt’altro: ma lei e il suo compagno, anche lui partito lasciando il posto fisso, in tre mesi sono riusciti a realizzare il loro “sogno britannico”. “Vivo a Londra ormai dal 2015”, racconta lei, originaria di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi.
“In Italia – continua – ho sempre lavorato come executive assistence: ma in dieci anni, che facessi la segretaria in un’azienda a conduzione familiare vicino casa o in una multinazionale a Milano, lo stipendio restava sempre lo stesso.” L’idea di lasciare l’Italia, poi, non è stata dettata esclusivamente dal fattore economico. “Ero molto impegnata anche come attivista civile, ho partecipato a varie manifestazioni, ma avevo sempre quell’impressione di remare contro i mulini a vento, perché le cose in Italia non sembrano cambiare mai – spiega Torresani – un po’ come nel lavoro: ti impegni tantissimo, non stacchi mai, ma alla fine la tua situazione non migliora.”
E allora la partenza verso Londra, poco prima del referendum per la Brexit. L’inizio non è proprio stato un idillio perché sono stati parecchi i colloqui di lavoro sostenuti prima di trovare un impiego. “Io arrivavo nel Regno Unito anche con esperienze di content creator, travel blogger, autrice di libri: sentire tutti quei ‘no’ all’inizio è stato devastante e infatti consiglio a chi ha un ego smisurato di venire qui a Londra, perché c’è un’altissima concentrazione di veri talenti.”
Esperienze lavorative a confronto
Opportunità e meritocrazia nel Regno Unito
Il momento di Elena finalmente, dopo tre mesi di ricerche, arriva e la catapulta in un nuovo mondo. “Il mio primo lavoro era sempre di executive assistence, ma è stato sconcertante che io, immigrata senza una conoscenza ad altissimo livello della lingua, abbia trovato impiego presso uno studio di commercialisti internazionale a Mayfair. Lavoravamo con clienti Vip, gente che tutti i giorni vedi sui giornali: imprenditori, calciatori, modelle… Cosa che a Milano, io, figlia di un operaio e di un’infermiera, non mi sarei mai nemmeno sognata di fare”. Ed è questo il motivo che spinge Elena e il suo compagno a restare: le opportunità che Londra offre a tutti, una vera meritocrazia.
Gli aspetti positivi riguardano sicuramente anche la remunerazione perché, facendo un paio di conti, in nove anni Elena (partendo da uno stipendio già molto più alto di quello percepito in Italia) ha incrementato del 30% le sue entrate. E se è vero che la vita nella capitale inglese è molto costosa, non bisogna sottovalutare i servizi che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti. I bonus, previsti non solo per i dirigenti ma anche per una semplice segretaria, rappresentano un importante incentivo per i lavoratori.
Le richieste motivate di un aumento in busta paga non vengono cestinate: se si dimostra di avere fatto corsi di aggiornamento, di aver conseguito importanti obiettivi o portato un valore aggiunto all’azienda, tutto questo viene riconosciuto. “Abbiamo anche un adeguamento al caro vita direttamente nello stipendio – aggiunge Elena – inoltre ci sono iniziative straordinarie di condivisione e socializzazione con i colleghi di lavoro: un paio d’estate e un paio in genere sotto Natale. Visitiamo insieme musei, gallerie, parchi, tutto durante l’orario di lavoro.”
Elena ha avuto modo di cambiare quattro impieghi da quando è nel Regno Unito, ma per scelta. “A parte alcune categorie, penso per esempio a chi lavora nella ristorazione, l’impiegato medio qui lavora meno. In Italia c’è questa mentalità che se esci di lavoro al tuo orario sei uno scansafatiche…”. Un’altra cosa che ha conquistato questa coppia di lodigiani all’estero è la capacità degli inglesi di valorizzare tutto ciò che hanno e dei cittadini di fare lobby per ottenere miglioramenti per la comunità.
Opportunità e meritocrazia nel Regno Unito
Vantaggi economici e qualità della vita
Elena ha scoperto che, nonostante il costo della vita a Londra, i vantaggi economici e le opportunità professionali compensano ampiamente le spese. La prima cosa che colpisce chi arriva nella capitale inglese è la vasta gamma di opportunità lavorative. In contrapposizione con l’Italia, dove le possibilità di crescita sembrano limitate, Londra si distingue per la sua capacità di offrire ruoli stimolanti in vari settori, dall’alta finanza al marketing digitale.
I salari, infatti, sono significativamente più elevati. Elena ha affermato che, grazie a una progressione professionale continua, le sue entrate sono aumentate di un notevole 30%. Questo non solo riflette un miglioramento dal punto di vista economico, ma altresì un riconoscimento del valore apportato al suo datore di lavoro. In un ambiente dove il merito è apprezzato, chi è disposto a investire nella propria formazione e a raggiungere obiettivi definibili ha l’opportunità di vedere premiati i propri sforzi senza delle interminabili attese.
Inoltre, molti datori di lavoro a Londra offrono un pacchetto di benefici che include bonus annuali, corsi di formazione e opportunità di networking. Questi elementi non sono soltanto riservati ai dirigenti, ma sono frequentemente estesi a tutti i livelli aziendali, inclusi ruoli meno senior come quelli di executive assistant. Le aziende comprendono l’importanza di mantenere i dipendenti motivati e soddisfatti, e ciò porta a un ambiente lavorativo più positivo e produttivo.
Un altro aspetto da considerare è l’efficienza dei servizi pubblici. Mentre spesso ci si lamenta dei trasporti a Londra, va dato anche atto che l’investimento in infrastrutture e servizi permette una certa qualità di vita. La diversità culturale, la disponibilità di eventi, musei e attività ricreative arricchiscono ulteriormente l’esperienza di vivere nella capitale britannica. Elena riconosce la bellezza della vita comunitaria a Londra, dove le persone partecipano attivamente a eventi e iniziative, contribuendo alla costruzione di una società dinamica e inclusiva.
Vantaggi economici e qualità della vita
Elena ha scoperto che, nonostante il costo della vita a Londra, i vantaggi economici e le opportunità professionali compensano ampiamente le spese. La prima cosa che colpisce chi arriva nella capitale inglese è la vasta gamma di opportunità lavorative. In contrapposizione con l’Italia, dove le possibilità di crescita sembrano limitate, Londra si distingue per la sua capacità di offrire ruoli stimolanti in vari settori, dall’alta finanza al marketing digitale.
I salari, infatti, sono significativamente più elevati. Elena ha affermato che, grazie a una progressione professionale continua, le sue entrate sono aumentate di un notevole 30%. Questo non solo riflette un miglioramento dal punto di vista economico, ma altresì un riconoscimento del valore apportato al suo datore di lavoro. In un ambiente dove il merito è apprezzato, chi è disposto a investire nella propria formazione e a raggiungere obiettivi definibili ha l’opportunità di vedere premiati i propri sforzi senza delle interminabili attese.
Inoltre, molti datori di lavoro a Londra offrono un pacchetto di benefici che include bonus annuali, corsi di formazione e opportunità di networking. Questi elementi non sono soltanto riservati ai dirigenti, ma sono frequentemente estesi a tutti i livelli aziendali, inclusi ruoli meno senior come quelli di executive assistant. Le aziende comprendono l’importanza di mantenere i dipendenti motivati e soddisfatti, e ciò porta a un ambiente lavorativo più positivo e produttivo.
Un altro aspetto da considerare è l’efficienza dei servizi pubblici. Mentre spesso ci si lamenta dei trasporti a Londra, va dato anche atto che l’investimento in infrastrutture e servizi permette una certa qualità di vita. La diversità culturale, la disponibilità di eventi, musei e attività ricreative arricchiscono ulteriormente l’esperienza di vivere nella capitale britannica. Elena riconosce la bellezza della vita comunitaria a Londra, dove le persone partecipano attivamente a eventi e iniziative, contribuendo alla costruzione di una società dinamica e inclusiva.
Riflessioni sul ritorno in Italia
Elena, sebbene soddisfatta della sua vita a Londra, porta nel cuore un pezzo d’Italia. La nostalgia si fa sentire, in particolare per la famiglia, il cibo tradizionale e la bellezza architettonica che caratterizza il suo paese d’origine. “Dell’Italia mi mancano ovviamente la famiglia, il cibo e la bellezza. E quella rete di persone care che ti può aiutare in momenti di difficoltà”, confessa.
Ciò che colpisce maggiormente è la trasformazione culturale che ha vissuto e la sostanziale differenza nel modo di vivere e lavorare. In Italia, Elena ha sentito di dover costantemente combattere per ottenere riconoscimenti e opportunità, mentre il Regno Unito le ha offerto una meritocrazia palpabile, dove ogni piccolo risultato viene valorizzato. Questo contrasto, pur non essendo sempre facile, ha rafforzato la sua determinazione a continuare a crescere professionalmente.
La decisione di rientrare in Italia, però, non è così scontata. Elena riflette su cosa significherebbe per lei tornare: “Se non ci saranno imprevisti – conclude Elena – in Italia ci tornerò da pensionata.” Questo pensiero evidenzia una volontà di permanenza e stabilità che ha trovato a Londra. Per lei, il futuro sembra di nuovo luminoso nonostante le preoccupazioni familiari e il legame con la sua terra natale. L’idea che, alla fine della carriera, possa tornare a casa rappresenta una sorta di chiusura del cerchio, una riconciliazione tra le sue radici e l’impulso verso nuovi orizzonti.
La sua esperienza mostra come ogni scelta comporti un equilibrio tra desideri e necessità. Mentre il richiamo della patria è forte, così lo è il desiderio di una vita che dia opportunità a se stessa e al suo compagno, in un contesto che valorizza le competenze e l’impegno. La possibilità di tornare in Italia, con una carriera solida alle spalle, rappresenta un obiettivo ambizioso, ma anche un grande traguardo di un percorso interiore e professionale ricco di sfide e successi.