Risparmio, ecco un investimento redditizio: i contabilizzatori di calore
Nel nostro paese il tipo di abitazione più diffusa presso le famiglie è proprio quella del condominio, è innegabile tuttavia che questa soluzione abitativa vada ottimizzata per potersi adeguare a livelli di efficienza energetica in linea con le esigenze di risparmio degli italiani e con la diminuzione dei livelli di inquinamento richiesti dall’Unione Europea.
Infatti, anche se qualche lieve segnale positivo in merito ad una tanto auspicata ripresa è stato finalmente rilevato a livello generale, di fatto la crisi economica degli ultimi anni ha eroso i risparmi degli italiani che si trovano sempre di più a dover litigare col portafoglio.
Per la maggior parte della popolazione, che non vive in contesti moderni dotati di classi energetiche elevate, la spesa relativa al riscaldamento è tutt’altro che di scarsa entità, merito in parte anche delle modalità con cui è stato fino ad oggi impostato a livello centralizzato.
Contabilizatori di calore e riscaldamento centralizzato
Infatti, i condomini sono generalmente dotati di un impianto di riscaldamento centralizzato dove un’unica caldaia produce il calore necessario grazie ad un’alimentazione ad olio combustibile o gas metano, in alcuni casi anche a pellet; tuttavia questo sistema ad oggi non è in grado di offrire una gestione intelligente dei consumi che sia realmente funzionale per chi vive in questo contesto.
Infatti, i periodi nei quali possono essere accesi gli impianti di riscaldamento vengono stabiliti a livello regionale o talvolta comunale e viene imposta una temperatura massima di 20° con un margine di tolleranza di 2°, qualora venisse rilevata una temperatura superiore è possibile incorrere in sanzioni.
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Come se non bastasse, in condominio è previsto che l’accensione avvenga in orario diurno tra le ore 5.00 e le 23.00: risulta evidente che questa fascia oraria è particolarmente ampia e difficilmente calzante con le abitudini delle singole famiglie; infatti essendo cambiate negli ultimi anni le abitudini e gli stili di vita che impongono a buona parte della popolazione che entrambi i coniugi lavorino, l’appartamento verrà riscaldato inutilmente, in quanto vuoto, per un elevato numero di ore giornaliere.
Per cercare di porre rimedio a questo inconveniente, il legislatore ha introdotto l’obbligo dell’installazione dei contabilizzatori di calore in modo tale che in ogni appartamento sia possibile rilevare i consumi reali e pagare il riscaldamento non soltanto in base ai metri quadri dell’appartamento, ma soprattutto in funzione del reale utilizzo dei termosifoni.
Incentivando quindi gli italiani a ridurre gli sprechi derivanti dal riscaldamento inutile delle proprie abitazioni nelle fasce orari in cui loro non sono presenti, sarà possibile ridurre sia l’inquinamento complessivo che la spesa delle singole famiglie per il riscaldamento stesso.
Grazie quindi all’istallazione dei contabilizzatori di calore si andrà in questa direzione anche perché questi lavoreranno in stretta sinergia con le valvole termostatiche.
L’obbligo di installazione di questi due dispositivi diverrà effettivo per la fine del 2016, anche se probabilmente il termine slitterà ai mesi estivi a causa della necessità di effetturare l’installazione in un periodo in cui i termosifoni siano spenti.
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Una volta che i contabilizzatori di calore verranno installati su ciascun calorifero, il calore effettivamente prodotto singolarmente verrà comunicato via radio ad una centralina posta su ogni piano del condominio, successivamente tali dati verranno comunicati ad una centrale esterna che li elaborerà e potrà stabilire il consumo reale di ciascuna abitazione.
Si tratta quindi di una gestione ed elaborazione dati che verrà effettuata a livello esterno, per cui un’azienda si occuperà di installare effettivamente questi apparecchi ed in seguito di provvedere all’analisi dei consumi rilevati.
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Specialmente in una prima fase, per evitare che il passaggio sia troppo traumatico, la spesa per il riscaldamento sarà determinata ancora in larga parte dai metri quadri anche se tuttavia la loro incidenza non supererà il 40% della spesa totale e la restante parte sarà imputabile ai consumi effettivi.
La procedura da seguire per uniformarsi alla legge si articola in tre fasi: innanzitutto sarà necessario convocare l’assemblea condominiale entro la fine del 2016, la quale dovrà deliberare formalmente di voler affidare ad un professionista la valutazione di ciò che comporterà installazione.
In seguito si dovrà provvedere a formalizzare il conferimento dell’incarico ad un’azienda specializzata che si occuperà dell’effettiva installazione e rilevazione dei consumi; mentre da ultimo si dovranno prendere in considerazione le ipotesi per apportare modifiche all’impianto già installato.
Valvole termostatiche: una sinergia vincente
Dato che la rilevazione dei consumi da sola non può garantire efficentamento energetico, ecco che il legislatore ha previsto un lavoro sinergico tra i contabilizzatori di calore e le valvole termostatiche: il primo infatti potrà rilevare i consumi effettivi mentre le seconde saranno incaricate di regolarli in modo funzionale.
Infatti su ogni calorifero dovrà essere installata una valvola termostatica che ne regolerà il grado di apertura in modo da fornire più o meno calore: generalmente questo viene impostato su una scala da 1 a 5 dove il 5 rappresenta il massimo grado di apertura e quindi il maggior calore ottenibile.
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Per poter garantire che la sinergia funzioni effettivamente, è opportuno installare valvole termostatiche intelligenti come quelle del sistema Wiser, ed evitare quelle tradizionali manuali che non consentono di ottimizzare a dovere l’utilizzo, in quanto necessitano di essere impostate manualmente una ad una.
Infatti, mentre le valvole termostatiche intelligenti permettono di essere impostate anche a distanza dal proprio smartphone o pc, a seconda che si utilizzi l’applicazione o il portale, questo non è possibile per le valvole tradizionali che richiedono l’intervento fisico su ogni calorifero, rendendo quindi praticamente impossibile effettuare l’operazione ogni volta che sarebbe opportuno farlo.
Anche se apparentemente può non sembrare una questione rilevante, di fatto cambia completamente il modo di utilizzarle; quando ad esempio l’appartamento rimane vuoto perché si va in vacanza oppure al lavoro e ci si è dimenticati di impostare manualmente la chiusura delle valvole, questa non potrà essere effettuata a distanza.
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In definitiva è stato analizzato che dalla sinergia del lavoro svolto dalle valvole termostatiche intelligenti e i contenuti giocatori di calore sarà possibile risparmiare fino al 25% delle spese relative ai consumi di gas.