Diritto all’oblio: Bing segue Google
Microsoft come Google. Sul motore di ricerca Bing verranno rimossi i link dei cittadini europei aventi diritto. Come fatto da Google, Microsoft ha pubblicato una pagina web dove inoltrare le richieste per bloccare i risultati di ricerca di Bing ai sensi della legge europea.
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Dal giorno della messa online del form di richiesta fino al 30 giugno scorso Google ha ricevuto più di 70mila richieste per un totale di 250mila pagine web.
Ogni richiesta contiene al suo interno una media di 3,8 link da rimuovere, per un totale di circa 270mila url (267.550 per la precisione) da verificare ed eventualmente rimuovere. Al primo posto fra i Paesi da dove sono giunte più richieste si è posizionata la Francia, con 14mila domande inviate.
La quantità di lavoro e la complessità della materia rischiano però di sfuggire di mano. I primi ad alzare la mano sono proprio i dirigenti di Google.
In un intervento pubblicato dal Guardian, il responsabile legale di Google, David Drummond, ribadendo la sua contrarietà alla decisione della Corte, ha chiesto di aprire un dibattito pubblico allargato. La domanda che Google fa al mondo è: “Come dovrebbe essere bilanciato il diritto all’oblio di una persona con il diritto del pubblico di sapere?”.
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