Rottamazione-quater scadenza ottava rata oggi soluzioni e alternative per pagamenti ritardati e debiti

Scadenza imminente per l’ottava rata della rottamazione-quater
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Oggi, 9 giugno 2025, rappresenta il termine ultimo per il versamento dell’ottava rata della rottamazione-quater, un appuntamento cruciale per i contribuenti che hanno aderito a questa definizione agevolata dei debiti fiscali. Originariamente fissata al 31 maggio, la scadenza è stata prorogata in considerazione del weekend e della Festa della Repubblica, con l’aggiunta di ulteriori cinque giorni di tolleranza previsti dall’articolo 3-bis del D.L. 119/2018. È fondamentale evidenziare che il mancato pagamento entro questa scadenza comporta l’automatica decadenza dai benefici della rottamazione, con la conseguente riattivazione dell’intero debito fiscale comprensivo di sanzioni e interessi di mora.
I pagamenti possono essere effettuati tramite i bollettini RAV disponibili presso banche, uffici postali, tabaccai convenzionati, oltre che attraverso piattaforme digitali come pagoPA, internet banking, l’app Equiclick o direttamente presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER). Un’opzione strategica per i contribuenti è quella di usare la carta di credito, che consente di posticipare l’addebito effettivo a luglio senza perdere in alcun modo la tempestività del pagamento. È importante sottolineare che tutti i versamenti effettuati fino a questo momento vanno a ridurre il capitale residuo del debito, indipendentemente dalla situazione futura.
Conseguenze della mancata corresponsione della rata
Il mancato pagamento dell’ottava rata entro la scadenza prevista comporta la decadenza automatica dai benefici concessi con la rottamazione-quater. Tale evento determina il ripristino integrale del debito originario, comprensivo di tutte le sanzioni e degli interessi di mora precedentemente annullati dalla definizione agevolata. Va sottolineato che le somme già versate saranno comunque imputate a riduzione del capitale residuo, ma il contribuente perderà il vantaggio ottenuto con la sanatoria.
Inoltre, la decadenza espone il contribuente al rischio di azioni esecutive e cautelari da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, quali ipoteche, fermo amministrativo o pignoramenti. Pertanto, è cruciale valutare con attenzione la capacità di adempiere e, in caso di difficoltà, individuare soluzioni alternative prima della scadenza per evitare il riaccredito di sanzioni e interessi più onerosi.
Per chi ha usufruito di una rateazione ordinaria successiva al 16 luglio 2022 e questa è decaduta, la mancata corresponsione della rata della rottamazione-quater esclude la possibilità di richiedere una nuova dilazione ai sensi dell’articolo 19 del DPR 602/1973. Questa indisponibilità a nuove rateazioni ordinarie si somma alla perdita dei vantaggi acquisiti con la definizione agevolata, limitando significativamente le alternative disponibili nel breve termine.
Possibilità di nuove rateazioni e prospettive della rottamazione-quinquies
La situazione dei contribuenti decaduti dalla rottamazione-quater appare complessa ma non priva di possibilità di intervento. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che coloro che hanno richiesto una rateazione ordinaria dopo il 16 luglio 2022 e sono decaduti da tale accordo non possono più accedere a una nuova rateazione per gli stessi debiti residui. Questa limitazione deriva non dalla perdita del beneficio di definizione agevolata, bensì dalla decadenza dalla dilazione precedente. In pratica, senza il pagamento della rata odierna, il contribuente si vede preclusa ogni chance di rateazione ordinaria ex art. 19 del DPR 602/1973 per quei carichi.
Viceversa, i soggetti che avevano una dilazione concessa prima del 16 luglio 2022 mantengono la possibilità di richiedere una nuova rateazione, a condizione che tutte le rate scadute alla data della nuova richiesta siano state regolarmente saldate. Questa distinzione temporale modifica sostanzialmente le prospettive di rimedio per i contribuenti inadempienti o in difficoltà.
Per quanto riguarda la nuova definizione agevolata prevista dal disegno di legge sulla rottamazione-quinquies (AS 1375), all’attuale stato non vi sono esclusioni per i decaduti dalla rottamazione-quater. Tuttavia, il testo non è stato ancora approvato e non sono definiti tempi certi per l’apertura di questa ulteriore finestra. Nel frattempo, chi ha perso i benefici resta esposto alle azioni cautelari ed esecutive dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. È dunque fondamentale monitorare l’evoluzione legislativa e considerare con attenzione ogni opzione disponibile per la gestione del debito residuo.
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