Lo psichiatra Leonardo Mendolicchio sul narcisismo contemporaneo e le insidie dell’amare se stessi oggi

Il narcisismo nell’epoca contemporanea
▷ GUADAGNA & RISPARMIA con i nostri Coupon & Referral Code: CLICCA QUI ORA!
Il **narcisismo contemporaneo** non va inteso come un semplice eccesso di amore per sé stessi, ma come un fenomeno culturale complesso e stratificato. In tempi in cui la visibilità e l’immagine costituiscono valori fondamentali, il narcisismo si manifesta spesso in forme rigide e autoreferenziali, diventando un meccanismo di sopravvivenza più che una genuina affermazione dell’identità personale. L’esperienza di sé attraverso lo specchio, che Freud definiva “narcisismo primario”, oggi rischia di cristallizzarsi in una dimensione chiusa sul sé, impedendo al soggetto di aprirsi alla relazione autentica con l’altro.
USA IL CODICE MFL25BLCONS PER AVERE LO SCONTO DEL 20% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
Questa condizione riflette una società che ha erotizzato l’immagine, ma ha dimenticato il valore della relazione umana. Di conseguenza, il narcisismo si trasforma da elemento necessario e fisiologico in un’arma a doppio taglio, dove il bisogno di conferma e riconoscimento esterni predomina sull’empatia e sull’ascolto dell’alterità. La crisi si manifesta quando questa struttura narcisistica non solo non protegge più, ma produce isolamento, alienazione e sofferenza, mettendo in luce la patologizzazione di un fenomeno che si configura come sintomo di un malessere collettivo nell’epoca della comunicazione digitale e della performance costante.
Il mantra del “ama te stesso” e le sue conseguenze
Il diffondersi del **mantra “ama te stesso”** appare oggi come un imperativo culturale dominante, ma nasconde insidie profonde. Spesso, questo invito si traduce in una forma di tirannia psicologica che impone la finzione del benessere continuo, anche quando si è interiormente fragili. Invece di favorire una reale autocompassione, il richiamo ossessivo all’autostima diventa un meccanismo di autodifesa artificiale, che induce a reprimere emozioni contraddittorie e sofferenze, ordinando di mostrare una facciata di felicità e forza a discapito dell’autenticità.
La trasformazione di questo invito in un diktat limita la possibilità di riconoscere le proprie vulnerabilità, creando una distanza crescente tra il sé percepito e quello vissuto. La **psicologia contemporanea mette in guardia** contro questa svalutazione del disagio interiore: laddove l’ideale di amare sé stessi si fa insopportabile, cresce lo stigma della sofferenza e si alimenta un narcisismo esasperato, che non cura ma aggrava. In questo senso, la società produce nuovi modelli conflittuali di identità, dove la felicità diventa un dovere da ostentare, non una conquista da elaborare.
Narcisismo femminile e maschile: declinazioni a confronto
Il **narcisismo** non è un fenomeno esclusivamente maschile, come spesso comunemente percepito, ma presenta differenti manifestazioni a seconda del genere, con implicazioni culturali e psicologiche specifiche. Nel contesto femminile, il narcisismo può esprimersi in forme più sottili, legate a dinamiche di riconoscimento e valorizzazione sociale, influenzate da modelli di femminilità storicamente connotati da aspettative di cura e apparire. Questo tipo di narcisismo si manifesta spesso nella tensione tra l’essere osservate come oggetto e il desiderio di costruirsi un’identità autonoma, generando un equilibrio precario tra autoaffermazione e vulnerabilità.
Nel narcisismo maschile, viceversa, predomina una configurazione più esplicita, spesso legata alla performance e al potere, con una forte necessità di controllo e onnipotenza. Il soggetto maschile narcisista tende a cristallizzarsi in una figura chiusa e autoriferita, dove il riconoscimento altrui diventa condizione essenziale di esistenza. Tuttavia, è importante sottolineare che entrambi i generi possono sperimentare forme di narcisismo patologico o difensivo, accomunati dalla difficoltà di stabilire relazioni autentiche e dalla tendenza a vivere un rapporto conflittuale con le proprie ombre interiori.
Il confronto tra narcisismo femminile e maschile smonta stereotipi e apre una riflessione fondamentale: la costruzione dell’identità è un processo multifattoriale, che attraversa le identità di genere contribuendo a modelli diversi di fragilità e resilienza. La consapevolezza delle declinazioni di genere diventa, quindi, uno strumento imprescindibile per affrontare in maniera efficace le sfide che il narcisismo pone alla relazione e alla società contemporanea.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.