Google Glass: primo caso di dipendenza in Usa
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Il medico gli parlava per capire come aiutarlo e lui si toccava continuamente la tempia con la mano destra come ad attivare le funzioni dei Google Glass. È così che il suo medico ha potuto diagnosticare la sua dipendenza. Il protagonista della storia è un 31enne americano in servizio nella marina militare.
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L’uomo, che in passato aveva presentato disturbi dell’umore, si trovava dal medico per curarsi da un’altra dipendenza: quella da alcol. Lo specialista, però, si è reso conto che nel giovane militare c’erano segni di un altro problema: dopo l’uso intensivo del dispositivo, 18 ore al giorno, aveva infatti iniziato a presentare dei disturbi.
Il suo caso ora è esaminato in uno studio condotto dal ricercatore Kathryn Yung e da un gruppo di colleghi. Inoltre, è stato pubblicato su Addictive Behaviors: racconta l’esperienza di un uomo “con precedenti di disturbi dell’umore”. Un quadro clinico un po’ complesso, quindi, non solo imputabile all’uso intensivo del dispositivo indossabile.
Quando l’uomo si è presentato nel centro che lo aveva in cura per i problemi già manifestati, i dottori hanno notato atteggiamenti un po’ anomali: nel parlare si toccava spesso la tempia con la mano destra riproducendo lo stesso movimento che serve ad attivare alcune funzioni dei Google Glass.
L’uomo è poi entrato in cura per 35 giorni e il dispositivo gli è stato vietato. “L’astinenza è stata peggiore di quando ho smesso con l’alcool”, ha spiegato il 31enne che ha raccontato anche di aver visto i suoi sogni come filtrati dalla piccola lente a destra del dispositivo. L’uomo ha visto diminuire la sua irritabilità e migliorare la memoria.
Fatta la premessa che i disturbi possono essere la somma del complesso dei problemi presentati dal paziente, secondo i ricercatori “questo può essere considerato il primo caso di dipendenza da Internet legato all’uso dei Google Glass”.
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