Ecco la sorpresa: una poesia per gli insegnanti di golf, in particolare per il MIO.

C’è chi cura raffreddori,

Chi, invece, teste o cuori,

Chi, in sana atmosfera,

I golfisti in crisi nera.

C’è chi proprio non la becca

e chi Sol di rado stecca,

chi è down oppure è up

Ma vuol scender di handicap

c’è chi Sol la spalla abbassa

È chi gira “anca massa” **

c’è chi mena a più non posso,

Chi alla palla ci va addosso

c’è chi da solo di mani

(Che è gioco di villani)

c’è chi alza la gambetta

e chi il corpo non aspetta

Ed allora ecco la cura

Se col golf non vuoi rottura,

Col passato taglia i ponti,

Va’ dal skip mountain ***

c’è chi viene,”manco mal “*

Solamente in day-hospital

È chi in rianimazione

Intensiva va a lezione

Poi ci sono i casi gravi

e,sian stolti oppure savi,

Allor questi,per prudenza,

Vanno in lungo degenza

E il maestro con pazienza,

Senza boria e senza scienza,

Ma con gran semplicità ,

Garbo,classe e umiltà ,

Da la cura,questa sola,

Fino a che ha fiato in gola:

“Quando c’è una torsione ”

“c’è caduta del bastone”

GRAZIE