Task Manager aggiornato per un monitoraggio avanzato della CPU e delle prestazioni
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Novità sul monitoraggio della CPU in Task Manager
Con la recente evoluzione del Task Manager di Windows 11, Microsoft ha messo in atto cambiamenti significativi nel monitoraggio della CPU, finalizzati a migliorare l’uso e la comprensione dei dati per gli utenti. L’aggiornamento, infatti, mira a unificare il metodo di calcolo dell’utilizzo della CPU, eliminando così le confusioni che si sono accumulate nel tempo e fornendo metriche standard che permetteranno una lettura dei dati più omogenea e intuitiva. Queste modifiche rappresentano un passo avanti verso maggiore coerenza nell’interfaccia utente, garantendo che i valori di carico di lavoro siano rappresentati in modo uniforme attraverso tutte le schede, dall’interfaccia dei processi a quella delle prestazioni, rendendo l’analisi dell’utilizzo della CPU più efficace e affidabile.
Incoerenza nei dati di utilizzo della CPU
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La gestione dei dati di utilizzo della CPU all’interno di Task Manager ha storicamente presentato una serie di problematiche, creando confusione tra gli utenti di Windows. Le discrepanze che si osservano tra le varie schede del Task Manager non sono frutto di normali fluttuazioni nei carichi di lavoro, ma sono dovute a un approccio progettuale poco armonizzato. Nella scheda Processi, ad esempio, il valore di utilizzo della CPU può apparire drasticamente differente rispetto a quello mostrato nelle schede Prestazioni o Utenti. Questo è causato da metodologie di calcolo distinte utilizzate in ciascuna sezione, generando una mancanza di coerenza che ha spinto anche i più esperti a rivolgersi a strumenti di terze parti. La difficoltà di reperire informazioni affidabili ha afflitto per anni gli utenti, sottolineando la necessità di un intervento risolutivo.
Modifiche introdotte nelle nuove build Insider
Microsoft, con le nuove build di Windows 11 destinate agli iscritti al programma Insider, ha introdotto un cambiamento sostanziale nel Task Manager: l’unificazione del metodo di calcolo dell’utilizzo della CPU. Questa innovazione, documentata nella build 26120.3360, rappresenta una risposta diretta a problematiche di lunga data relative alla coerenza dei dati visualizzati. Ora, gli utenti potranno osservare valori di carico della CPU presentati in modo uniforme attraverso tutte le schede dello strumento, incluse le aree Processi, Prestazioni e Utenti. Oltre a migliorare la chiarezza complessiva, è stata aggiunta una colonna opzionale chiamata “CPU Utility” nella scheda Dettagli, che mostra il valore precedentemente utilizzato, garantendo così compatibilità con versione passate. Questo approccio consentirà agli amministratori e agli utenti di analizzare i dati in modo più semplice e approfondito, facilitando una gestione efficiente delle risorse del sistema.
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Tempistiche e disponibilità dell’aggiornamento
La distribuzione delle nuove funzionalità di Task Manager non avverrà istantaneamente, ma seguirà un percorso graduale. Microsoft ha avviato l’implementazione dell’aggiornamento per gli iscritti al programma Insider, iniziando con i più fortunati nel Canary Channel, che hanno accesso alla Build 27802. Gli utenti del Beta Channel potranno visualizzare la Build 22635.5015 o la 26120.3360, in base alle loro preferenze di aggiornamento, mentre i partecipanti al Dev Channel potranno anch’essi utilizzare l’ultima versione. Sebbene il rilascio anticipato consenta agli utenti di testare le nuove funzioni, è importante sottolineare che questi aggiornamenti preliminari possono presentare bug, non presenti nelle versioni stabili del sistema operativo.
Microsoft, come sempre, procederà per gradi: una volta completato il periodo di test e risolti eventuali problemi, l’upgrade sarà reso disponibile a tutti gli utenti di Windows 11 attraverso gli aggiornamenti regolari. Gli utenti interessati che desiderano anticipare l’accesso alle nuove funzionalità possono iscriversi al programma Windows Insider, ma devono essere consapevoli delle potenziali instabilità associate a queste build di anteprima. La compatibilità con le versioni precedenti è inoltre garantita, consentendo così una transizione più agevole verso il nuovo sistema di monitoraggio, che promette di migliorare ulteriormente l’usabilità complessiva dell’interfaccia di Task Manager.
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