Samsung in grave crisi cerca il riscatto con il rilascio di uno smartphone blockchain: nuovo buco nell’acqua?

Con quattro diversi Galaxy S10, quattro Galaxy Note 10 e l’ imminente lancio di due Galaxy Fold, la gamma di punta di Samsung per quest’anno ha raggiunto ufficialmente dieci telefoni.

Forse sono troppi, ma Samsung nel suo solito delirio di onnipotenza non sembra pensarlo, dopo le ultime figuracce ha pura di sbagliare e si sa, quando si è in crisi prestazionale, ogni vicolo può rappresentare una nuova via d’uscita.

Ora Samsung, non senza difficoltà, sta rilasciando una variante del Galaxy Note 10 a marchio blockchain per attirare i clienti che cercano un flagship Samsung incentrato sulla criptovaluta.

Il Wall Street Journal riporta che la variante Galaxy Note 10, disponibile solo in Corea del Sud, sarà commercializzata come “KlaytnPhone”.

Prende il nome da una piattaforma blockchain creata dal braccio blockchain di Kakao, una società di messaggistica sudcoreana. WSJ afferma che KlaytnPhone avrà un portafoglio crittografico e app blockchain integrate e fornirà inoltre agli utenti una “certa quantità” di Klay, una criptovaluta creata da Kakao.

Avere un portafoglio e app blockchain integrate in un telefono non è esattamente nuovo: Samsung ha incluso un portafoglio crittografico in alcuni Galaxy S10, HTC offre già un telefono blockchain e il Journal dice anche che altri telefoni Android possono eseguire le app blockchain di Klaytn.

Ma, secondo il Journal, solo il KlaytnPhone “vanta la vasta gamma di servizi di transazione della piattaforma blockchain”.

Altrimenti, il KlaytnPhone ha lo stesso hardware e dovrebbe avere lo stesso prezzo del Galaxy Note 10s non blockchain, riporta il Journal .

(Secondo quanto riferito, il KlaytnPhone mostrerà anche il logo Klaytn all’avvio e allo spegnimento, nel caso in cui dimentichi quale versione del Galaxy Note 10 hai.)