Saldi invernali 2026: calendario anticipato, durata e consigli per risparmiare sugli acquisti
Data d’inizio e durata dei saldi invernali 2026
Saldi invernali 2026: la Regione Lombardia ha fissato l’avvio delle vendite di fine stagione per il 3 gennaio 2026, corrispondente al primo giorno feriale antecedente l’Epifania come previsto dagli indirizzi regionali. Il periodo di sconti durerà al massimo sessanta giorni, con termine il 3 marzo 2026. Queste date valgono per le vendite promozionali stagionali e condizionano sia le attività commerciali sia i diritti dei consumatori: conoscere calendario e limiti temporali è fondamentale per pianificare acquisti e verifiche sulle offerte.
Indice dei Contenuti:
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La scelta del 3 gennaio deriva dall’interpretazione delle disposizioni regionali e dalla prassi che uniforma la data di inizio in Lombardia. Dal punto di vista operativo, i commercianti devono rispettare il divieto di promozioni che scatta 30 giorni prima dell’apertura dei saldi, mentre il calendario dei sessanta giorni definisce la finestra massima entro la quale applicare ribassi ufficiali. Per chi programma acquisti mirati, la conoscenza precisa di queste scadenze consente di confrontare prezzi prima dell’avvio degli sconti e di valutare la reale convenienza delle offerte.
Durata e termini da ricordare
Il periodo massimo di sconti è regolato in modo stringente: partenza il 3 gennaio 2026 e chiusura il 3 marzo 2026. La decorrenza dei 60 giorni è tassativa ai fini della segnalazione e della verifica dei prodotti in saldo. Il divieto di effettuare vendite promozionali a partire da 30 giorni prima dell’inizio dei saldi impone ai negozianti di non anticipare artificialmente gli sconti; qualsiasi campagna promozionale antecedente deve rispettare i limiti normativi per evitare pratiche ingannevoli.
Implicazioni pratiche per i consumatori
I consumatori devono considerare che il periodo fissato consente un margine temporale ampio per confrontare offerte e monitorare la genuinità degli sconti. Prima dell’apertura ufficiale è utile annotare i prezzi dei prodotti d’interesse per verificare successivamente il “prezzo precedente” richiesto dalla normativa. Conservare lo scontrino resta essenziale per ogni eventuale contestazione o richiesta di rimborso durante i sessanta giorni e oltre, se emergono difetti di conformità.
Obblighi degli esercenti nella finestra dei saldi
Durante i 60 giorni di saldi gli esercenti sono tenuti a separare chiaramente la merce in saldo da quella a prezzo pieno, oppure a fornire indicazioni inequivocabili tramite cartellonistica. Devono poter dimostrare la veridicità delle informazioni sui prezzi in caso di controlli e indicare il prezzo precedente per trasparenza. Queste regole mirano a ridurre comportamenti commerciali scorretti durante il periodo ufficiale di sconti.
Controlli e sanzioni
Le autorità competenti possono verificare la correttezza delle comunicazioni pubblicitarie e delle etichette di prezzo durante il periodo dei saldi. Pratiche ingannevoli, come l’esposizione di prezzi falsati o l’indicazione di sconti non corrispondenti al reale risparmio, possono dar luogo a sanzioni amministrative. I consumatori che riscontrano anomale discrepanze nei prezzi o mancanza di informazioni possono rivolgersi agli organi di controllo o alle associazioni di tutela.
FAQ
- Quando iniziano i saldi invernali 2026 in Lombardia? I saldi iniziano il 3 gennaio 2026.
- Quanto dura il periodo dei saldi? La durata massima è di 60 giorni, quindi fino al 3 marzo 2026.
- È permesso fare promozioni prima dei saldi? No: le vendite promozionali sono soggette a limiti, con divieto a partire da 30 giorni prima dell’inizio ufficiale.
- Cosa devono esporre i negozi durante i saldi? Devono separare o chiarire i prodotti in saldo e indicare il prezzo precedente e il prezzo scontato in modo leggibile.
- Come posso verificare la genuinità di uno sconto? Annotate i prezzi prima dell’inizio dei saldi e confrontateli con il prezzo precedente indicato; diffidate di ribassi eccessivi.
- A chi rivolgersi in caso di irregolarità? Alle autorità di controllo locali o alle associazioni a tutela dei consumatori.
Normativa e regole per gli sconti stagionali
La normativa che disciplina gli sconti stagionali in Lombardia stabilisce criteri chiari per garantire trasparenza e tutela del consumatore: definisce i tempi di svolgimento, i divieti nelle promozioni antecedenti e gli obblighi informativi a carico degli esercenti. La legge regionale e il Testo unico del commercio impongono che le vendite in saldo siano effettivamente riconducibili all’avanzo di stagione e che i prezzi esposti riportino in modo non equivoco il prezzo precedente e quello scontato. Il rispetto di tali prescrizioni è condizione necessaria per evitare pratiche commerciali ingannevoli e per consentire ai controlli amministrativi di accertare eventuali irregolarità.
La normativa impone che gli sconti stagionali siano circoscritti a prodotti di fine stagione; non possono essere presentati come saldi articoli che non rientrano nella stagione appena conclusa. In aggiunta, la disciplina vieta di attivare promozioni che possano anticipare indistintamente il periodo dei saldi: entro i 30 giorni precedenti l’avvio ufficiale (quindi dal 4 dicembre 2025 nel calendario 2026) non sono consentite vendite promozionali che possano confondere il consumatore sulla reale tempistica dei ribassi.
Gli esercenti sono obbligati a fornire informazioni veritiere e facilmente verificabili. La comunicazione pubblicitaria deve evitare grafiche o formulazioni ingannevoli; le etichette interne devono riportare il prezzo precedente e quello scontato, oltre alla percentuale applicata quando pertinente. Se la separazione fisica tra merce in saldo e a prezzo pieno non è praticabile, la segnaletica deve essere esaustiva e non lasciare spazio a fraintendimenti sul reale status del prodotto.
Dal punto di vista probatorio, il commerciante deve essere in grado di dimostrare, in caso di accertamento, la correttezza dei prezzi praticati nei 30 giorni precedenti l’apertura dei saldi. Questa previsione, rafforzata dalle recenti modifiche normative europee recepite nel diritto nazionale, mira a scongiurare l’uso di “prezzi gonfiati” come base per sconti fittizi. Le regioni e gli organi di controllo si avvalgono di verifiche documentali e ispezioni sui listini e sui registri di vendita per accertare la conformità delle informazioni.
Il Testo unico delle leggi in materia di commercio stabilisce inoltre gli obblighi relativi alla gestione dei prodotti difettosi venduti in saldo: la vendita non esclude i diritti di garanzia; pertanto, il consumatore conserva il diritto alla riparazione, sostituzione o rimborso secondo le condizioni previste dalla normativa sui beni di consumo. La corretta esposizione dei prezzi e la conservazione della documentazione fiscale sono elementi centrali per esercitare tali diritti ed eventuali rimedi in caso di reclamo.
Le sanzioni amministrative previste per le violazioni riguardano sia pratiche pubblicitarie ingannevoli sia irregolarità nell’esposizione dei prezzi e nelle promozioni anticipate. Le autorità competenti possono applicare multe e ordinare la rettifica delle informazioni diffuse al pubblico. Per questo motivo, la conformità normativa non è solo un obbligo formale ma una misura di responsabilità commerciale che tutela la reputazione dell’esercente e la fiducia dei consumatori.
FAQ
- Quale normativa regola gli sconti stagionali in Lombardia? La disciplina è definita dalla delibera regionale e dal Testo unico sul commercio (l.r. n. 6/2010) che recepisce indirizzi nazionali e europei.
- Posso trovare nei saldi prodotti non di fine stagione? No: la merce in saldo deve essere avanzo della stagione conclusa; vendite di fondi di magazzino presentate come saldi sono pratiche vietate.
- Cosa deve indicare il cartellino di un prodotto in saldo? Deve riportare il prezzo precedente, il prezzo scontato e, se applicabile, la percentuale di sconto in modo chiaro e leggibile.
- È obbligatorio conservare lo scontrino per esercitare la garanzia? È fortemente consigliato: lo scontrino facilita la prova d’acquisto, anche se la garanzia può essere dimostrata con altri mezzi.
- Come vengono verificate le segnalazioni di sconti fake? Le autorità eseguono controlli documentali e ispezioni sui prezzi praticati nei 30 giorni precedenti l’avvio dei saldi per verificare la veridicità delle riduzioni.
- Quali sono le conseguenze per chi viola le regole sui saldi? Sono previste sanzioni amministrative, ordini di rettifica delle informazioni e possibili provvedimenti accessori a tutela dei consumatori.
Consigli pratici per evitare gli acquisti sbagliati
Prima dei saldi: organizzate la spesa con metodo: fate l’inventario dell’armadio e segnate i capi o gli articoli realmente necessari. Controllate le etichette per valutare la composizione e la qualità dei tessuti, così da evitare acquisti guidati solo dal prezzo. Nelle settimane precedenti al 3 gennaio 2026 annotate i prezzi degli articoli d’interesse: questa semplice operazione vi permette di verificare, una volta iniziati i saldi, se il «prezzo precedente» dichiarato corrisponde alla realtà. Evitate impulsività impostando un budget e rispettandolo.
Durante i saldi: confrontate più negozi e canali prima di chiudere l’acquisto; differenze anche modeste possono tradursi in risparmi significativi. Diffidate di ribassi eccessivi oltre il 50% senza riscontri storici: spesso nascondono merce non aggiornata o strategie di prezzo discutibili. Se il negozio non espone chiaramente il prezzo precedente, lo sconto e il prezzo finale, non procedete all’acquisto. Preferite negozi e marchi di fiducia, o articoli di cui conoscete già la qualità e il prezzo, per valutare con cognizione la convenienza reale.
Verifiche pratiche sui prodotti: quando possibile provate gli indumenti e ispezionate la merce; controllate cuciture, bottoni e fodere, e leggete l’etichetta con la composizione. Per articoli tecnologici o delicati verificate la presenza di garanzia e della confezione integra. Conservate sempre lo scontrino o altra prova d’acquisto: è l’elemento che abilita la richiesta di riparazione, sostituzione o rimborso in caso di difetto. Se acquistate online, salvate conferme d’ordine e comunicazioni del venditore.
Come riconoscere segnali di allarme: state lontani dai negozi che riempiono gli scaffali immediatamente prima dei saldi; la presenza massiccia di merce eterogenea e di taglie improbabili è spesso indice di fondi di magazzino spacciati per fine stagione. Attenzione alle comunicazioni pubblicitarie aggressive e poco dettagliate: la mancanza di indicazione del prezzo precedente o di percentuali chiare è una bandiera rossa. Se il venditore impedisce di provare il capo senza motivo plausibile, valutate la possibilità di non acquistare.
Pagamenti e diritti al momento dell’acquisto: privilegiate pagamenti tracciabili; il Pos è obbligatorio per almeno una carta di debito e una carta di credito. In caso di guasti tecnici chiedete una prova scritta del problema. Stabilite in anticipo le modalità di reso con il negoziante: il diritto di recesso non è automatico per acquisti in negozio, ma la gestione dei capi difettosi segue le regole della garanzia. In ogni caso annotate riferimenti utili (nome del venditore, indirizzo, dati del punto vendita) per eventuali contestazioni.
Strategia anti-raggiro digitale: per gli acquisti online verificate recensioni e politiche di reso; controllate che il venditore indichi chiaramente il prezzo precedente applicato nei 30 giorni antecedenti. Salvate schermate delle inserzioni con i prezzi prima e dopo lo sconto: costituiscono prova utile in caso di contestazione. Preferite pagamenti con protezione acquirente e conservate tutte le comunicazioni con il venditore fino allo scadere dei termini di garanzia.
FAQ
- Come preparo la lista degli acquisti per i saldi? Fai inventario dell’armadio, segnala le esigenze concrete e annota i prezzi degli articoli d’interesse prima dell’inizio dei saldi per poter confrontare la reale convenienza.
- Qual è il segnale che uno sconto è sospetto? Ribassi eccessivi oltre il 50% senza prova dei prezzi precedenti o negozi che riempiono scaffali solo prima dei saldi sono segnali di allarme.
- Devo sempre conservare lo scontrino? Sì: lo scontrino o altra prova d’acquisto facilita le richieste di riparazione, sostituzione o rimborso per prodotti difettosi.
- Cosa controllare quando provo un capo? Verifica cuciture, bottoni, fodere, e leggi l’etichetta con la composizione; prova la vestibilità e valuta la qualità dei materiali.
- Come comportarsi negli acquisti online? Salva conferme d’ordine, schermate dei prezzi prima e dopo lo sconto, verifica recensioni e politiche di reso e paga con sistemi che offrono protezione acquirente.
- È utile fissare un budget per i saldi? Assolutamente: stabilire una cifra massima evita acquisti impulsivi e aiuta a concentrare la spesa su capi realmente utili.
Diritti del consumatore e come reclamare
Diritti del consumatore e come reclamare: il consumatore mantiene intatti i diritti di garanzia anche per i prodotti acquistati in saldo; conservare lo scontrino o altra prova d’acquisto è fondamentale per attivare i rimedi previsti dalla legge. In caso di difetto di conformità il cliente può richiedere riparazione, sostituzione o, se impossibile, ottenere una riduzione del prezzo o il rimborso. La scelta tra riparazione e sostituzione spetta al consumatore, salvo che una delle soluzioni risulti impossibile o eccessivamente onerosa per il venditore. I termini di prescrizione per far valere le azioni derivanti dal difetto si mantengono quelli previsti dalla normativa vigente e la prova d’acquisto agevola qualsiasi verifica.
Per segnalare irregolarità relative ai prezzi o a sconti ingannevoli è opportuno rivolgersi inizialmente al servizio clienti del punto vendita, richiedendo documentazione che attesti la determinazione del prezzo precedente e la correttezza dell’indicazione promozionale. Se la contestazione non viene risolta, il consumatore può presentare un reclamo formale all’Ufficio commercio del Comune, all’Autorità di vigilanza regionale o ad associazioni di tutela dei consumatori che offrono assistenza legale e supporto nelle pratiche di conciliazione.
In caso di difformità nelle indicazioni di prezzo — ad esempio assenza del prezzo precedente o discrepanze tra cartellino e scontrino — è possibile rivolgersi ai servizi ispettivi competenti per verifiche amministrative. Le autorità possono procedere a controlli documentali e ispezioni in esercizio, richiedendo evidenze contabili e listini dei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi per accertare eventuali pratiche scorrette. Le segnalazioni devono contenere descrizione dettagliata dell’accaduto, copia dello scontrino e, se disponibili, fotografie o screenshot dell’offerta pubblicizzata.
Per ottenere un rimborso o la sostituzione di un articolo difettoso presentate immediatamente la prova d’acquisto e dettagli sul difetto riscontrato; conservate anche l’imballo e gli accessori. Se il venditore si rifiuta di rispettare gli obblighi di legge, la via amministrativa passa per le associazioni dei consumatori e, in ultima istanza, per il ricorso giudiziario. Le associazioni possono offrire la procedura di conciliazione extragiudiziale, spesso più rapida ed economica rispetto al contenzioso ordinario.
Per gli acquisti online è essenziale conservare tutte le comunicazioni, la conferma d’ordine e le fatture elettroniche; la prova del pagamento e gli screenshot delle pagine prodotto con i prezzi prima e dopo lo sconto rafforzano la posizione del consumatore. Se il venditore non risponde o rifiuta il rimborso previsto dalla normativa sui beni di consumo, si può aprire una controversia attraverso la piattaforma di risoluzione delle controversie online della Commissione Europea o ricorrere alle associazioni di tutela per un’azione mirata.
FAQ
- Quali diritti ho se un capo comprato in saldo è difettoso? Potete chiedere riparazione, sostituzione o riduzione del prezzo/rimborso secondo le regole della garanzia per difetto di conformità.
- Devo conservare lo scontrino per reclamare? Sì: lo scontrino o altra prova d’acquisto facilita la richiesta di intervento e le verifiche amministrative.
- Cosa fare se uno sconto sembra falso? Chiedete spiegazioni al negozio, raccogliete prove (foto, screenshot, scontrini) e presentate segnalazione al Comune o alle associazioni dei consumatori.
- Chi effettua i controlli sui prezzi dei saldi? Gli uffici comunali competenti e le autorità regionali svolgono ispezioni e verifiche documentali sui prezzi praticati.
- Come agire se il venditore rifiuta il rimborso? Rivolgetevi a un’associazione di tutela per una procedura di conciliazione o, se necessario, considerate il ricorso giudiziario.
- Cosa devo conservare per un acquisto online contestato? Conservate ordine, conferme di pagamento, comunicazioni con il venditore e screenshot dei prezzi prima e dopo lo sconto.




