Prese smart consumo energetico reale come evitare sprechi di energia nascosti in casa

Consumo energetico delle prese smart in standby
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Le prese smart sono dispositivi progettati per offrire controllo remoto e automazione degli apparecchi elettrici, ma il loro funzionamento comporta un consumo energetico anche quando non vengono utilizzate attivamente. Questo consumo, definito “in standby” o “fantasma”, è dovuto principalmente alla necessità di mantenere costantemente attiva la connessione alla rete Wi-Fi o ad altri protocolli come Zigbee o Matter. La continuità della connessione permette alla presa di ricevere comandi, eseguire routine programmate e rimanere sempre reperibile tramite l’app o gli assistenti vocali.
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In termini pratici, il consumo in standby di una presa smart si aggira solitamente tra 0,5 e 2 watt. Considerando un valore medio di 1 watt, il consumo annuo può raggiungere circa 8,7 kWh. Questo, tradotto in costi, significa una spesa compresa tra 1,3 e 2,2 euro all’anno per ogni singola presa, variabile in base alle tariffe elettriche applicate. Sebbene sia una quantità limitata se considerata isolatamente, il consumo cumulativo può risultare significativo qualora le prese intelligenti installate nella stessa abitazione siano numerose e sempre connesse.
È importante sottolineare che tale consumo rappresenta un compromesso legato alla funzionalità avanzata del dispositivo: disattivare la presa o scollegarla dalla rete elimina il consumo fantasma, ma compromette anche le possibilità di controllo remoto e automazione che rendono le prese smart così preziose nella gestione efficiente dell’energia domestica.
Confronto con altri dispositivi elettronici
Il consumo energetico delle prese smart in standby può sembrare elevato se valutato isolatamente, ma è essenziale metterlo in prospettiva rispetto ad altri apparecchi elettronici di uso comune. Dispositivi di ultima generazione, come console di gioco e televisori OLED, spesso dispongono di modalità standby ultra-efficienti che limitano drasticamente il loro consumo energetico quando non sono in uso. Ad esempio, una PlayStation 5 in modalità riposo può consumare tra 0,3 e 0,5 watt, mentre alcune TV di marche come Samsung e LG si attestano su valori simili intorno a 0,5 watt.
In taluni casi, la presa smart che controlla questi dispositivi può consumare più energia di quanto faccia il dispositivo stesso in standby. Questo perché le funzionalità della presa – mantenere la connessione e ricevere comandi – richiedono una minima ma costante alimentazione. Tuttavia, quando si tratta di apparecchi più datati o meno efficienti, l’utilizzo di prese intelligenti può rappresentare una soluzione di risparmio energetico importante. Molti di questi dispositivi più vecchi presentano carichi residui significativi, spesso superiori ai consumi delle stesse prese smart.
Grazie alla possibilità di spegnere completamente l’alimentazione agli apparecchi tramite programmazione o comando remoto, le prese smart possono eliminare i consumi “fantasma” associati a questi dispositivi meno efficienti. Inoltre, alcune prese offrono funzioni di monitoraggio che permettono di identificare quali apparecchi consumano più energia, consentendo una gestione più consapevole e mirata dei consumi domestici.
Vantaggi e strategie di utilizzo consapevole
L’impiego delle prese smart offre vantaggi concreti nella gestione energetica domestica, soprattutto se adottato con un approccio mirato e consapevole. La capacità di controllare da remoto l’alimentazione degli apparecchi permette di eliminare i consumi inutili, specialmente per dispositivi con elevati carichi residui in standby. Programmazioni temporizzate e scenari automatizzati consentono di spegnere completamente gli elettrodomestici, riducendo sprechi e ottimizzando l’uso dell’elettricità.
Una strategia efficace consiste nel selezionare attentamente quali apparecchi collegare a prese intelligenti, privilegiando quelli più energivori in standby. Questo approccio consente di massimizzare il risparmio, poiché il consumo della presa smart viene ampiamente compensato dalla riduzione del cosiddetto “carico fantasma” dell’apparecchio controllato. Inoltre, l’utilizzo delle funzionalità di monitoraggio integrate può fornire dati preziosi per identificare e correggere inefficienze energetiche.
È opportuno valutare periodicamente la numerosità delle prese collegate e il loro impatto complessivo, agendo con attenzione per evitare un’eccessiva proliferazione di dispositivi con consumi in standby. In tal modo, è possibile coniugare comodità, automazione e risparmio energetico, sfruttando al meglio le potenzialità delle prese smart senza incorrere in sprechi evitabili.
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