Pensioni a Luglio Agosto Settembre aumenti e novità per mesi ricchi di cambiamenti importanti

quattordicesima pensionistica: criteri e importi
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La quattordicesima pensionistica rappresenta un significativo incremento per molti pensionati nel mese di luglio, diventando un appuntamento annuale atteso per migliorare il potere d’acquisto degli anziani. Questo trattamento aggiuntivo viene riconosciuto esclusivamente a determinate categorie di pensionati e il suo ammontare dipende sia dal reddito mensile che dalla durata della carriera contributiva. Il beneficio è riservato a chi percepisce una pensione fino a due volte il trattamento minimo INPS, attualmente fissato intorno ai 603 euro al mese, e la quantificazione esatta della somma aggiuntiva varia in base agli anni di contributi versati.
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I criteri per l’accesso e gli importi della quattordicesima si articolano in due fasce principali:
- pensionati con un trattamento fino a 1,5 volte il minimo INPS;
- pensionati con un trattamento fino a 2 volte il minimo INPS.
Per ciascuna fascia, l’importo della quattordicesima viene parametrato agli anni contributivi:
Fino a 1,5 volte il minimo INPS | Importo quattordicesima |
Fino a 15 anni di contributi | 437 euro |
Fino a 25 anni di contributi | 546 euro |
Oltre 25 anni di contributi | 655 euro |
Tra 1,5 e 2 volte il minimo INPS | Importo quattordicesima |
Fino a 15 anni di contributi | 336 euro |
Fino a 25 anni di contributi | 420 euro |
Oltre 25 anni di contributi | 504 euro |
Chi eccede il limite di 2 volte il minimo Inps non ha diritto al beneficio. La quattordicesima costituisce un aiuto economico rilevante per migliaia di pensionati, con effetti concreti sul reddito estivo e una strategia consolidata di sostegno alla popolazione anziana.
rimborsi fiscali in arrivo ad agosto e settembre
Agosto e settembre rappresentano mesi cruciali per i pensionati italiani che usufruiscono di rimborsi fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi. In questo periodo l’INPS eroga infatti gli accrediti relativi alle somme spettanti in base al modello 730, restituendo le eventuali eccedenze d’imposta pagate in eccesso nel corso dell’anno precedente. L’importo di questi rimborsi non è standard, ma varia in funzione della situazione reddituale e delle detrazioni dichiarate.
La tempistica degli accrediti è strettamente collegata alla data di presentazione del modello 730: coloro che completano e inviano la dichiarazione entro il 20 giugno possono aspettarsi l’erogazione del rimborso già con la pensione di agosto. Chi invece aderisce più tardi, riceverà l’accredito a partire dalla mensilità di settembre.
Questi rimborsi rappresentano una voce importante di incremento per molti pensionati, spesso non considerata in fase di pianificazione finanziaria personale, ma che può incidere significativamente sulla liquidità disponibile nel periodo estivo. L’eventuale ritardo nella presentazione della dichiarazione comporta quindi una posticipazione nell’accesso a queste risorse.
L’integrazione di tali rimborsi alle pensioni estive contribuisce a sostenere il potere d’acquisto degli anziani, rafforzando la capacità di far fronte alle spese correnti in un periodo tradizionalmente impegnativo sotto il profilo economico.
trattenute di giugno e recupero dei bonus indebiti
Nel mese di giugno si registra una fase delicata per molti pensionati, caratterizzata dall’applicazione di trattenute sugli assegni pensionistici, conseguenza del recupero dei bonus una tantum erogati negli anni precedenti. Questi importi, concessi dal governo Draghi a sostegno dei pensionati con redditi modesti durante la pandemia, sono stati oggetto di verifiche più approfondite da parte dell’INPS. I controlli hanno portato alla rilevazione di somme indebite, che nei prossimi mesi verranno trattenute fino al completo recupero.
Le trattenute possono arrivare fino a 50 euro mensili e riguardano esclusivamente quei pensionati che, pur avendo inizialmente ricevuto i bonus automaticamente, non ne avevano diritto in base alle condizioni reddituali previste. Questo meccanismo di recupero, seppur necessario per garantire l’equità nel sistema previdenziale, comporta un ridimensionamento temporaneo dell’importo della pensione percepita a giugno e nei mesi successivi.
È importante sottolineare che queste trattenute non rappresentano una penalizzazione definitiva, ma sono il frutto di una revisione formale che mira a correggere le erogazioni straordinarie, assicurando una distribuzione corretta dei contributi pubblici e il rispetto delle normative vigenti.
Per il pensionato interessato, è quindi fondamentale verificare i calcoli effettuati dall’INPS e, in caso di dubbi o contestazioni, rivolgersi ai canali di assistenza ufficiali per chiarimenti e possibili rettifiche. Questo periodo di trattenute, pur rappresentando un momento di discontinuità nei flussi pensionistici, si concluderà in breve tempo lasciando spazio ai successivi incrementi previsti nei mesi estivi.
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