Il nuovo Codice della Nautica da Diporto entra in vigore oggi
Il Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto 2024 è stato aggiornato con il Decreto 133/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel settembre 2024: entra in vigore il 21 ottobre 2024. Le principali novità riguardano la semplificazione delle procedure amministrative, l’introduzione di una nuova patente nautica per giovani a partire dai 16 anni e misure per incentivare la nautica sociale.
La nuova patente D1 consente ai giovani di navigare di giorno entro 6 miglia dalla costa su natanti fino a 10 metri, con motori di potenza non superiore a 85 kW (115 CV). I maggiorenni con la stessa patente possono condurre imbarcazioni fino a 12 metri. Questa modifica è vista come un passo avanti per avvicinare i giovani al mare e promuovere il diportismo tra le nuove generazioni.
Inoltre, sono previste misure a favore della nautica sociale, come la priorità di spazi per le piccole imbarcazioni sotto i 6 metri nelle aree portuali e agevolazioni per studenti e persone svantaggiate, con scivoli pubblici per la messa in acqua e parcheggi per i carrelli.
Il regolamento aggiorna anche le norme relative alle dotazioni di sicurezza, introducendo, ad esempio, l’obbligo di identificare i mezzi di salvataggio individuali e la riduzione del numero di razzi di segnalazione necessari per le unità da diporto. Queste modifiche puntano a rendere più accessibile la nautica da diporto e a supportare lo sviluppo del settore, con particolare attenzione ai giovani e alle categorie sociali meno abbienti.
La dizione “cinture di salvataggio” per maggiore chiarezza è sostituita da “giubbotti di salvataggio” (dal 2025 con luce ad attivazione automatica) per i quali è obbligatoria l’identificazione: sigla e numero di iscrizione della barca o numero di identificazione registrato nell’Archivio Telematico Centrale delle Unità da Diporto (ATCN), Nonostante la condivisibile finalità della norma, diventa purtroppo impossibile spostarli poi da un’unità all’altra, salvo dotarli di targhetta fissa, ma amovibile.
Il nuovo regolamento prescrive che il giubbotto di salvataggio deve essere “sempre indossato” in caso di navigazione notturna o in solitaria. Deve inoltre essere indossato (minimo di classe 50) indipendentemente dalla distanza dalla costa, anche da chi naviga su derive a vela , oltre che, come in precedenza, da chi usa tavole a vela, kitesurf, moto d’acqua e unità simili (compresi i trasportati). Obbligo di salvagente anulare con cima solo oltre 1 miglio dalla costa.
I limiti della zona Sar
Le unità che navigano oltre le 12 miglia dalla costa ed entro i limiti della zona Sar (vedi immagine a sinistra), l’area di ricerca e soccorso nazionale, se munite di strumenti elettronici per la geolocalizzazione (per esempio un gps) possono imbarcare al posto della zattera tradizionale quella più semplice denominata “costiera”, prevista per la navigazione entro le 12 miglia dalla costa.
I gommoni (unità pneumatiche) devono essere marcati CE, rientrare in una categoria A, B o C ed essere conformi agli standard UNI EN ISO 6185; sono esentati dall’obbligo di imbarcare la zattera costiera se navigano entro le 12 miglia e hanno a bordo un estintore aggiuntivo e un kit di sopravvivenza (soffietto di gonfiamento, coltello a lama fissa con impugnatura galleggiante, torcia elettrica stagna e pile elettriche di riserva in busta stagna, kit di riparazione, 2 pagaie, 2 spugne, un fischietto, contenitore di acqua pari a 250 cc. per persona).
Fuochi a mano: 2 invece di 3 entro le 50 miglia oppure un dispositivo a led conforme alle norme. Razzi a luce rossa 2 invece di 3 entro le 50 miglia. Un orologio a bordo oltre le 6 miglia. Un pallone nero per le unità che superano i 7 metri di lunghezza in navigazione oltre i 300 metri dalla costa, da mostrare quando si è alla fonda. Fischio e campana (o dispositivo sonoro portatile) per le unità di oltre 12 metri di lunghezza in navigazione oltre 1 miglio dalla costa. Gps e bussola magnetica o elettronica aggiornati.
Di scandaglio, tabella dei segnali e imbragatura di sicurezza parleremo nell’ottobre 2025.