Bitcoin ha avuto il suo peggiore primo trimestre nella storia

Bitcoin ed ethereum hanno avuto la peggiore performance dei prezzi del primo trimestre nella storia, ma il ripple è sceso al massimo dalle prime tre principali criptovalute.

Peggior performance di Bitcoin

Bitcoin è sceso da $ 13.412,44 a $ 6.928,85 nei primi tre mesi chiusi, segnando un calo di oltre il 48%, secondo i dati del sito CoinDesk, che traccia il prezzo attraverso un certo numero di scambi. Il precedente maggiore calo della criptovaluta è avvenuto nel primo trimestre del 2013, quando è sceso del 37,9%, da $ 770,44 a $ 478,72. CoinDesk ha solo rintracciato il prezzo dal 2010.

Oltre $ 119,9 miliardi sono stati spazzati via dalla capitalizzazione di mercato o dal valore di bitcoin nel periodo di tempo.

Ehereum e Bitcoin

Nel frattempo, Ethereum ha visto un calo del 47,7% nel primo trimestre del 2018 da $ 755,76 a $ 394,65, secondo Coinmarketcap.com, un altro sito che registra il prezzo di varie valute digitali attraverso gli scambi. Il sito ha iniziato a monitorare ethereum per la prima volta a metà del 2015. Nel primo trimestre del 2016 e nel 2017, ethereum era superiore al 1.100% e al 550% in più, rispettivamente.

Ripple , nel frattempo, è stata la criptovaluta peggiore tra le principali monete del primo trimestre del 2018, in calo del 77 percento. Il suo prezzo è sceso da $ 2,30 a $ 0,509565, secondo Coinmarketcap.com. Ma questo non è stato il peggiore primo trimestre di ondulazione, che si è verificato nel 2014 quando è sceso del 96%.

Bitcoin, ethereum e la regolamentazione

Le criptovalute sono state colpite dalle regolamentazioni e della repressione pubblicitaria sulle principali piattaforme Internet.

I regolatori in Cina e Corea del Sud hanno criticato duramente le criptovalute . Negli Stati Uniti, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha cercato di portare le criptovalute sotto le sue leggi . E i banchieri centrali di tutto il mondo, tra cui Mark Carney della Bank of England, hanno chiesto una maggiore regolamentazione.

Nel frattempo, i giganti della tecnologia si sono mossi per vietare la pubblicità sulle criptovalute. Nel primo trimestre dell’anno, Google , Facebook e Twitter hanno vietato la pubblicità di criptovaluta.

Allo stesso tempo, la quantità di nuovi capitali che entrano nelle criptovalute sta rallentando, il che potrebbe significare che la crescita potrebbe non essere veloce come negli anni precedenti, secondo un recente articolo accademico di Spencer Wheatley e Didier Sornette, professori di rischi imprenditoriali all’ETH Zurigo.