Arrestato per aver venduto Bitcoin negli Usa

Se stai pensando di vendere Bitcoin in contanti negli Stati Uniti a persone che non conosci, stai attento. Agenti governativi sotto copertura potrebbero  intrappolarti come è accaduto in California.

Un cittadino americano arrestato per aver venduto Bitcoin

Un cittadino americano è stato arrestato all’inizio di questo mese per aver venduto bitcoin all’agenzia per l’immigrazione e l’applicazione delle dogane (ICE), l’organismo di applicazione della legge del governo federale sotto la giurisdizione del Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti.

Secondo i casi registrati dal Tribunale distrettuale meridionale della California, Morgan Rockcoons (alias Morgan Rockwell) è accusato di riciclaggio di strumenti monetari. Rischia anche la confisca di tutti i beni.

Una transazione in Bitcoin illegale

E’ accusato di condurre consapevolmente una transazione finanziaria con un agente di polizia per i proventi di un’attività illecita. Avrebbe tentato di vendere 9,98 bitcoin (quindi circa $ 9,208) a un agente sotto copertura. La somma deriva dal ricavato della produzione e della distribuzione di “olio di hash” (un olio contenente tetraidrocannabinoli). Il THC è il principale costituente psicoattivo della cannabis ed è elencato come sostanza controllata ai sensi dell’Allegato I dalla legge federale degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda l’operatività di un’impresa di trasmissione di denaro senza licenza, è un’accusa più ampia che le autorità statunitensi possono imporre a qualsiasi individuo che commerci grandi quantità di bitcoin non su uno scambio approvato. In un caso precedente in cui è stato addebitato un utente Localbitcoins del Michigan, un agente ha affermato che qualsiasi transazione di $ 3,000 o più deve essere conforme alle normative del know-your-customer (KYC).