TRUSTMEUP CREA UN NUOVO MODELLO DI SOSTENIBILITÀ PER E-COMMERCE E NON PROFIT
TrustMeUp nasce dal connubio tra e-commerce e non profit nell’ottica di un modello di solidarietà e sostenibilità
TrustMeUp — di Sara Augugliaro —
Grazie a TrustMeUp, il mondo del non profit e dell’e-commerce si confrontano con stakeholder di riferimento e cittadini al Palazzo delle Stelline di Milano nel corso dell’evento “E-commerce e Non Profit: un nuovo modello di sostenibilità”.
Vincenzo di Vincenzo, responsabile Ansa Lombardia, modera l’evento. Ad aprire i lavori, Carlo Carmine e Angelo Fasola, rispettivamente presidente e CEO di TrustMeUp e ideatori del progetto.
Tra i protagonisti del dibattito, Nicola Ciano, fundraising director di Emergency, Luca Gatti, vicepresidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia, Anna De Bona, responsabile raccolta fondi di Individui di Fondazione Operation Smile Italia Onlus, e Pietro Cau, responsabile corporate fundraising di Fondazione Telethon in rappresentanza degli enti non profit. Per conto degli e-commerce, partecipano Mario Bagliani, senior partner di Netcomm Services, e l’imprenditrice Alina Quintana, fondatrice e creatrice del metodo Danza Classica No Under 40.
Un nuovo modello di solidarietà e sostenibilità
TrustMeUp nasce dal connubio tra e-commerce e non profit nell’ottica di un modello di solidarietà e sostenibilità. Pensata già nel 2013 ma maturata nel 2018, la startup è una piattaforma web che trasforma gli acquisti online in donazioni, supportata anche dalla trasparenza e dalla sicurezza della blockchain. “Con un senso di give back e community alla base, la vision del progetto è molto chiara: raddoppiare le donazioni nel mondo”, afferma Carlo Carmine. Il co-founder Angelo Fasola si augura che questo progetto “sia l’inizio di un percorso propedeutico verso una nuova responsabilità sociale e condivisa”.
TrustMeUp, due modelli
La startup ha due modelli: il primo è DonaRiceviCompra, che si rivolge direttamente ai consumatori digitali. Quando si dona ad una associazione non a scopo di lucro, si viene ricompensati per il 100% della somma donata con sconti per il commercio online su un e-commerce presente sulla piattaforma. Il secondo modello, invece, Dona-comprando permette di acquistare un prodotto presso i merchant della galleria commerciale, destinare il 10/15% della spesa all’associazione scelta ricevendo il controvalore in sconti e la ricevuta fiscale da scaricare. Questo fa sì che gli e-commerce possano vendere ma anche fidelizzare i clienti, le associazioni ricevere donazioni, ed i consumatori incassare cashback.
Digital transformation
Non solo la piattaforma fornisce vantaggi tangibili, ma si inserisce perfettamente nell’attuale scenario post pandemia e di digital transformation come spazio virtuale nel quale convivono consumatori e donatori digitali e associazioni non-profit. Infatti, nell’ultimo anno abbiamo assistito ad un’evoluzione del mondo dei consumi e dell’innovazione dei modelli di donazione, come un’accelerazione dei pagamenti digitali e l’attivazione di raccolte fondi spontanee. I dati* dimostrano che gli acquisti online B2C 2021 hanno registrato una crescita del 21% rispetto al 2020. Nell’ambito delle donazioni invece si stima che, rispetto al 2020, la raccolta fondi 2021 subirà un calo per il 43% delle ONP, resterà invariata per il 39,7% e crescerà per il 17,3%.
Come ribadiscono Alessandra Locatelli, l’assessore di Regione Lombardia alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e alle Pari Opportunità, e Max Bastoni, Consigliere Regionale Lombardia, nel loro intervento conclusivo all’evento, TrustMeUp può considerarsi una nuova frontiera delle donazioni, un modello di sostenibilità condiviso che mette i consumatori nella condizione di aiutare gli altri, incentiva le attività commerciali aiutando anche il terzo settore, e permette alle persone di avvicinarsi al mondo del non-profit.
*Fonte: Osservatorio e-commerce B2C, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e NetComm