Swiss e sanzioni per violazione diritti passeggeri: cosa sapere e come tutelarsi facilmente

Violazioni e multe inflitte a Swiss
Swiss è stata soggetta a due sanzioni pecuniarie da 1.000 franchi ciascuna, imposte dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) a causa di violazioni ripetute delle normative sui diritti dei passeggeri. Le multe sono conseguenza di un’indagine che ha rilevato casi in cui la compagnia ha negato indebitamente il riconoscimento delle indennità dovute in seguito a cancellazioni o ritardi dei voli, contravvenendo al regolamento europeo applicabile in Svizzera. Nello specifico, Swiss ha rifiutato il rimborso a un passeggero il cui volo cancellato, avvenuto il 25 ottobre 2024, era partito da un aeroporto al di fuori dell’Unione Europea, sostenendo erroneamente che ciò escludesse il diritto al risarcimento.
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Il reclamo presentato dall’interessato all’UFAC ha portato a una verifica che ha smentito la posizione della compagnia, definita come una “ricostruzione inesatta” della normativa vigente. L’UFAC ha sottolineato come questa pratica costituisca una violazione reiterata degli obblighi della compagnia nei confronti dei passeggeri, giustificando l’adozione delle sanzioni pecuniarie. Di fronte alle multe, Swiss ha optato per non procedere con ricorsi legali, motivando la scelta con l’eccessiva sproporzione dei costi connessi a eventuali contenziosi. L’azienda ha inoltre definito questi episodi come “casi eccezionali spiacevoli”, ai quali però sta dando risposta attraverso l’apprendimento e il miglioramento dei propri processi interni.
Diritti dei passeggeri secondo il regolamento europeo
Il regolamento europeo (CE) n. 261/2004, applicato anche in Svizzera, garantisce ai passeggeri aerei diritti fondamentali nei casi di ritardo prolungato, cancellazione o negato imbarco. Questi diritti includono indennizzi fino a 600 euro, assistenza immediata come pasti e sistemazioni alberghiere e il rimborso dei biglietti qualora il volo venga cancellato. La normativa stabilisce che le compagnie aeree sono tenute a riconoscere e compensare automaticamente i passeggeri, salvo casi di circostanze eccezionali comprovate.
Quando Swiss ha negato i rimborsi a passeggeri con voli cancellati fuori dall’UE, l’UFAC ha chiarito che il regolamento si applica anche se il volo parte da un aeroporto situato fuori dal territorio comunitario, qualora la compagnia aerea sia stabilita nell’Unione Europea o in paesi che hanno adottato norme equivalenti, come la Svizzera. In virtù di ciò, le compagnie devono dimostrare con argomentazioni concrete l’esistenza di cause di forza maggiore, altrimenti l’obbligo di risarcimento permane.
Il rispetto di questi diritti è cruciale per salvaguardare i passeggeri da pratiche ingiustificate di rifiuto ai rimborsi. La normativa impone infatti un’inversione dell’onere della prova, obbligando il vettore a provare che l’interruzione del volo sia indipendente dalla propria responsabilità. Questo quadro giuridico rafforza il potere contrattuale dei viaggiatori e rappresenta un parametro imprescindibile per valutare la condotta delle compagnie aeree operanti sul mercato svizzero ed europeo.
Reazioni di Swiss e supporto ai viaggiatori
Swiss ha riconosciuto la necessità di migliorare i propri processi interni per evitare ulteriori contestazioni legali e garantire maggiore trasparenza nelle procedura di gestione dei rimborsi. La compagnia ha specificato che i casi oggetto delle multe rappresentano situazioni eccezionali, tuttavia si è impegnata a utilizzare queste esperienze per affinare i meccanismi di valutazione delle richieste di indennizzo, riducendo così il rischio di errori e rifiuti ingiustificati.
Da parte sua, l’azienda dichiara di adottare un approccio sempre più attento verso il rispetto dei diritti dei passeggeri, lavorando costantemente per riconoscere tempestivamente le richieste legittime senza necessità di interventi esterni o pressioni legali. Questo impegno include l’aggiornamento delle procedure interne e la formazione del personale per assicurare una corretta interpretazione e applicazione della normativa vigente.
Il supporto ai viaggiatori è fondamentale per Swiss che invita i passeggeri a rivolgersi direttamente all’UFAC in caso di dubbi o contestazioni, confidando in una maggiore consapevolezza dei diritti. Tuttavia, permangono difficoltà evidenziate da esperti legali come Simon Sommer, secondo cui la compagnia tende a risarcire solo in presenza di azioni legali o segnalazioni formali. L’inversione dell’onere della prova impone infatti al vettore di motivare chiaramente eventuali circostanze eccezionali, responsabilità su cui Swiss sta intensificando gli sforzi per adeguarsi pienamente agli standard europei.
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