Sondaggio del Parlamento Europeo: lavoro e sanità a Milano
—- di Greta V. Galimberti -Trendiest News —-
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Lavoro e sanità in cima alle priorità quando si pensa all’Europa
Libera circolazione, mercato comune e difesa dei consumatori sono gli ambiti su cui i milanesi ritengono che l’Unione europea abbia avuto un impatto positivo rispetto alla propria vita. Il dato emerge dal sondaggio che l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano ha proposto a chi vive, lavora e frequenta la città. Su 1250 partecipanti, ben 1068 pensano ad esempio che l’UE abbia permesso loro di andare in vacanza senza code alle frontiere e a lavorare in un altro paese senza problemi. Meno rilevanti sarebbero il ruolo dell’Unione nella propria formazione o l’impatto della promozione della produzione agricola e la difesa dei prodotti tipici.
Gli investimenti UE
Il sondaggio ha esplorato anche la conoscenza da parte dei milanesi dei progetti nati dall’investimento dell’UE sulla città. I più popolari sono risultati “CLEVER CITIES/MILANOCLEVER”, il progetto dedicato alla rigenerazione urbana tramite soluzioni nature-based e “PON METRO”, il programma di sviluppo urbano sostenibile focalizzato sulla riprogettazione di Milano secondo il modello “Smart City” e sull’inclusione della popolazione più fragile.
COVID-19
Per quanto riguarda la gestione della crisi legata a COVID-19, i cittadini si ritengono mediamente soddisfatti. Su una scala da “1” (del tutto insufficiente) a “5” (ottimo), 471 cittadini hanno dato “3”, la sufficienza (37,6%). I giudizi molto positivi (“4” e “5”) raggiungono insieme il 31,3%. Dovendo invece ordinare le priorità di intervento dell’UE, che ha proposto di stanziare 1.850 miliardi per rilanciare l’Europa dopo il COVID-19 e rafforzare l’Unione da qui al 2027, i milanesi mettono ai primi posti: “Sostegno alle imprese e all’occupazione”, “Sanità” e “Ricerca e istruzione”. Tra le parole più usate nei suggerimenti facoltativi finali spiccano per frequenza: “sostegno”, “diritti”, “fiscale”, “immigrazione”, “mobilità” e “cultura”.
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Il sondaggio
I quesiti sono stati online la prima settimana di settembre. Circa il 90% dei partecipanti è nato o vive a Milano. Il sondaggio, che non ha valore statistico, è stato organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo a Milano per coinvolgere i cittadini in vista del discorso sullo stato dell’Unione (SOTEU) che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen terrà a Bruxelles il 16 settembre e ha avuto il sostegno del Comune di Milano, della Regione Lombardia, dello Europe Direct Lombardia e della Rappresentanza a Milano della Commissione europea.
Alla presentazione online dei risultati hanno partecipato anche gli eurodeputati: Eleonora Evi (Movimento 5 Stelle – Gruppo Non iscritti), Pierfrancesco Majorino (Partito Democratico – Gruppo S&D) e Silvia Sardone (Lega- Gruppo Identità e Democrazia).
Qui presentazione e video sui risultati (scaricabile fino a al 17 settembre)
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LE DICHIARAZIONI DEI DEPUTATI
On. Eleonora Evi (M5S – Non Iscritti)
“Interrogare i cittadini con delle domande è un’ottima iniziativa per parlare sempre più di Europa in un momento storico difficile e in un momento di riflessione sulle istituzioni come il discorso sullo stato dell’Unione del 16 settembre. In questo senso va detto che il Parlamento europeo resta l’istituzione più ambiziosa e reattiva.
Rispetto al sondaggio, mi sorprende che non abbia ricevuto il massimo dell’interesse il tema dell’ambiente su cui invece l’UE sta lavorando molto. Proprio in queste ore il Parlamento europeo ha dimostrato coraggio adottando la prima legge europea sul Clima. In questo momento penso che bisogna interrogarsi per avere il massimo della cooperazione e abbandonare i dogmi dell’austerità.”
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On. Pierfrancesco Majorino (PD – S&D)
“Il sondaggio ci ricorda che bisogna togliere l’Unione europea e i cittadini dal sequestro del confronto con la burocrazia. L’Europa ha senso solo se sta nella comunità. Nonostante i dati incoraggianti del sondaggio, molti progetti non sono conosciuti dai cittadini.
Per esempio, Giambellino e Lorenteggio sono aree in riqualificazione grazie ai fondi europei. Eppure tra i cittadini ci si chiede cosa faccia l’Europa soprattutto nelle zone in cui paradossalmente l’Europa investe di più per il cambiamento. Bisogna mettere da parte del tutto la stagione dell’austerità e l’arrivo delle risorse costituisce una grande opportunità purché si sia in grado di utilizzarli.”
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On. Silvia Sardone (Lega – ID)
“Le aspettative dei cittadini sono sempre alte rispetto all’UE. Questo sondaggio lo conferma. Ma la gestione covid dimostra che l’UE non ha saputo essere all’altezza comportandosi più come insieme di Stati che come una vera Unione.”
Ph. credits: Greta Valentina Galimberti
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