Scanz per combattere l’acne della pelle con uno screening e migliorare il proprio viso con il nuovo scanner collegato allo smartphone
I campi in cui è possibile utilizzare gli smartphone e le relative “app” sono tendenzialmente senza limiti. In alcuni casi, parole come “rivoluzionari”, “straordinari”, sono oggettivamente esagerate, in riferimento a prodotti appena lanciati sul mercato, i quali poi, nella realtà non si rivelano tali.
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Fatta questa importante premessa, non si può però negare come vi sia molta curiosità intorno alla prima “uscita pubblica” di ScaZ, un apparecchio che, collegato al telefono, esegue uno screening della nostra pelle e ci aiuta nella lotta all’acne.
I partecipanti al “Disrupt Europe 2013”, manifestazione berlinese dedicata alle ultime novità in fatto di tecnologia sono stati positivamente impressionati da questo particolare scanner, sviluppato dal team di MySkin.
Questo apparecchio, dalle piccole dimensioni e dai colori accattivanti, è per ora utilizzabile soltanto con gli smartphone di Apple: se siete possessori di un iPhone 4S o di un modello più avanzato, siete tra i fortunati che potrebbero giovarsi delle prestazioni offerte da ScaZ.
Ma come funziona questo piccolo scanner? In realtà in modo molto semplice: il primo passo è una classica scansione, con la differenza che questa riguarda una zona a scelta del nostro corpo, di cui vogliamo far analizzare la cute. Una volta effettuata questa prima operazione, ci vengono date le risposte relative alle tempistiche per la scomparsa dei brufoli o altre irritazioni cutanee rilevate con la scansione.
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ScaZ ci fornirà inoltre alcuni utili consigli su come fare per far scomparire i brufoli più velocemente.
Se si vuole cercare di capire i motivi dell’acne, dovremo dare a ScaZ tutta una serie di info, dalle nostre abitudini alimentari ai prodotti che usiamo per la nostra igiene personale.
Sava Marinkovich, membro del team che ha creato questo particolare scanner, ha dichiarato che ScaZ costituisce “una nuova prospettiva, sviluppata partendo dalle basi di dermatoscopia e spettroscopia”.
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E in risposta allo scetticismo, causato da alcuni precedenti di applicazioni censurate dalle autorità americane per “aver diffuso false speranze”, MySkin ha risposto elencando i nomi di alcune eccellenze che hanno partecipato alla creazione di questo piccolo apparecchio.
Tra i nomi che spiccano vi è, ad esempio, quello di Loretta Cirado, che è a capo del dipartimento di dermatologia all’Università di Miami.
Il team, dopo aver racimolato poco meno di 10 milioni di dollari per dare vita al progetto, ha ora chiesto 150 mila dollari, tramite un sito di crowdfunding, per poter lanciare ScanZ sul mercato: un lancio che nelle intenzioni dovrebbe avvenire a metà 2014.
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Il costo dovrebbe essere di circa 250 dollari: un costo forse non sostenibile per chi soffre d’acne, ossia i più giovani, ma i membri di MySkin non sembrano preoccupati perché secondo loro “non bisogna sottovalutare la fascia dei trentenni quando si parla di acne”.
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