La ricerca sui pagamenti elettronici per l’e-commerce realizzata da Paypal che presenta la People Economy
TEMPO, DENARO E TECNOLOGIA: UNO STUDIO DI PAYPAL RIVELA LE ATTITUDINI DELLE PERSONE
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
UNA RICERCA GLOBALE RIVELA L’IMPORTANZA DELLA PEOPLE ECONOMY, POTERE ALLE PERSONE NELL’ECONOMIA
Tre italiani su cinque affermano che la comunità trarrebbe significativi benefici se ci fosse maggiore fluidità nella circolazione del denaro, soprattutto per le piccole imprese e i retailer. Risparmiare tempo in code e traffico, dedicare più tempo a se stessi e al relax sono infatti le priorità degli italiani.
Fin dall’inizio, PayPal ha contribuito a rivoluzionare il modo in cui le persone in tutto il mondo concepiscono e utilizzano il denaro. Come parte della sua recente campagna globale di rinnovo del brand, PayPal ha annunciato oggi i risultati di una ricerca condotta su 15 paesi mirata a comprendere sia le attitudini delle persone a livello globale, sia le differenze a livello locale in termini di tempo, tecnologia, denaro e altri aspetti centrali della People Economy.
La People Economy è il modo in cui PayPal definisce la sua convinzione che la vita delle persone possa e debba essere più umana, più connessa e piena di valori. Le persone che creano, condividono e collaborano, e quelle che comprano, vendono e commerciano, vogliono tutte la stessa cosa: più potere decisionale e meno ostacoli. La continua innovazione tecnologica di PayPal, incentrata su processi migliorati, e la missione di dare alle persone il controllo diretto del proprio denaro sono elementi fondamentali della People Economy.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
“In PayPal siamo sempre impegnati ad anticipare e guidare le “rivoluzioni”. Con la realtà che ci circonda in continuo cambiamento, dobbiamo creare basandoci sui bisogni e sui cambiamenti del mercato,” ha detto Christina Smedley, vice presidente, Global Brand e Communications, PayPal. “Con PayPal che ha posizionamento davvero globale, comprendere al meglio i valori chiave che sosteniamo nel mondo – sia a livello universale che specifico di ogni paese – è essenziale per offrire prodotti che vadano ad aumentare il potere delle persone che serviamo. Questa ricerca ci consente di portare avanti questa missione.”
Il 70% del mondo pensa che la tecnologia dovrebbe rendere i pagamenti più semplici, connessi e veloci, con più scelte e opportunità.
Che si tratti dell’ansia di attendere che il pagamento vada a buon fine, della scocciatura di dover trovare e portare con sé il denaro contante, del disagio di portarsi in giro il portafoglio, di dubitare dell’affidabilità dei chioschi o di altri freni che si frappongono tra le persone e ciò che più desiderano, il mondo è pronto per quello che PayPal offre: il metodo più sicuro e più veloce di pagare e di essere pagati. Non è un caso che l’utilizzo di PayPal per i pagamenti online sia considerato un metodo estremamente semplice da usare in Italia e in Russia (85%), così come in Germania (84%), in Francia (83%) e in Spagna (80%). In Italia lo dimostra il fatto che l’83% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare PayPal per i propri acquisti online. Lo studio rileva inoltre la convinzione degli italiani che un flusso più veloce e semplice dei pagamenti può agevolare le attività commerciali e imprenditoriali di piccole dimensioni (59%) e il retailer (35%), tanto che se tutti accettassero pagamenti online o mobile, il 61% degli italiani privilegerebbe i propri acquisti alle realtà locali.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
A Singapore (73 %), in Cina (72 %) e in Australia (51 %), la maggior parte delle persone vuole che la tecnologia le aiuti ad evitare code estremamente lunghe. Gli acquirenti europei sono stufi di dover aspettare che un pagamento vada a buon fine o di dover prelevare del denaro per effettuare un acquisto, ed in particolare la Spagna (55 %), l’Italia e la Russia (53 %), la Francia e la Turchia (41 %) e il Regno Unito (39 %) riportano i tassi di insoddisfazione più alti. I problemi persistono anche online; se un sito richiede ad un utente di iscriversi o registrarsi prima di effettuare un acquisto, c’è il rischio di perdere più della metà delle prospettive di vendita in Italia (52 %), in Canada (51 %) e in Spagna (50 %). In Italia il 52% mostra disappunto per la poca trasparenza relativa a tasse o costi addizionali non dichiarati prima di arrivare al momento di effettuare il pagamento
La maggior parte delle persone spreca più di quattro ore al giorno in faccende inutili; i modi alternativi in cui potrebbero essere utilizzate variano notevolmente da paese a paese
Che si tratti di aspettare in coda per pagare qualcosa, fare il pendolare per lavoro o essere bloccati nel traffico, dilungarsi in appuntamenti o telefonate senza senso, o semplicemente affrontare gli impegni di ogni giorno, più della metà del mondo (56%) spreca ogni giorno ore che vorrebbe usare in altro modo. Solo la Germania ha una percentuale significativa (19%) di popolazione che afferma di essere molto efficiente e di non sprecare tempo. Tre italiani su quattro odiano aspettare in coda (76%) e il 50% di loro odia essere bloccato nel traffico. Nonostante non amino perdere tempo, il 57% degli italiani ha affermato di considerare la pazienza una virtù (di cui avranno bisogno nelle 2/4 ore di tempo perse in coda, come riportato dal 38% dei rispondenti di questa ricerca).
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Per il resto del mondo, fare il pendolare per lavoro e avere a che fare con la routine quotidiana sembra essere la principale fonte di perdita di tempo, con una media per ogni paese di circa un’ora ciascuno. In Italia, risiedono i pendolari con le condizioni peggiori, che sprecano più di due ore ogni giorno (123 minuti in media) seguiti a ruota dagli israeliani (117 minuti). I russi perdono quasi tre ore ogni giorno in commissioni (166 minuti), seguiti dai brasiliani (125 minuti), dagli americani (118 minuti), dai cinesi (115 minuti), e dai turchi (112 minuti).
Mentre il fatto di perdere tempo negli impegni quotidiani potrebbe non sorprendere, il modo in cui le persone spenderebbero quel tempo se ne avessero la possibilità varia da nazione a nazione. Tra coloro che vorrebbero impiegare il tempo sprecato in impegni più proficui, gli americani preferirebbero trascorrerlo in famiglia (54 %), i giapponesi per stare per conto loro (63 %), i cinesi per fare più attività fisica, e gli spagnoli per incrementare il proprio tempo libero (35 %). Agli italiani piacerebbe utilizzare quel tempo per potersi rilassare (48 %) e per stare di più con la famiglia e gli amici (45%). E se si avesse a disposizione un’ora in più al giorno? Gli Italiani la impiegherebbero per fare qualcosa per se stessi (41%). Davanti al conto al ristorante da dividere tra amici, (33%) vorrebbero un metodo di pagamento più semplice e immediato che eviti il solito disagio della divisione del resto. Alla domanda “chi ci perde di più quando non si hai abbastanza cash per pagare” il campione è spaccato. Il 38% ritiene ad essere lui/lei a perdere le occasioni spontanee di acquisto, mentre il 33% ritiene che a perderci siano le persone che offrono un servizio come le colf, i dog sitter, i tassisti, i venditori ambulanti etc.
“Nonostante non siamo ancora in grado di risolvere gli ingorghi del traffico, sappiamo che ogni volta che possiamo ridurre il tempo di pagamento per i nostri 148 milioni di utenti attivi, stiamo restituendo loro una delle risorse più importanti della vita,” continua Smedley. “Che si utilizzi quel tempo con la famiglia e con gli amici, per rilassarsi, fare esercizio o prendersi un po’ di tempo da soli, il valore è incommensurabile”.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
I paesi emergenti abbracciano il mobile
Se le chiavi sono le prime nella lista degli oggetti senza i quali le persone non uscirebbero di casa, lo smartphone è altrettanto importante – battendo il denaro e le carte di credito su scala globale. Questa statistica conferma che inserire i pagamenti via mobile è di vitale importanza per le vendite future delle aziende. Infatti, in alcune delle economie mondiali in più rapida crescita, la maggior parte della popolazione ha già abbracciato i pagamenti via mobile. In Cina, il 90% degli intervistati paga dal proprio telefono, seguiti dalla Russia (85%), dal Brasile (quasi 70%) e dalla Turchia (60%). Anche in Cina, nonostante il mobile sia la tendenza dominante, il 35% degli intervistati vorrebbe che i pagamenti attraverso il cellulare fossero più semplici. Il mondo è pronto per la continua innovazione.
In Italia, uno su tre afferma di aver perso la spontaneità dell’acquisto tramite denaro contante e il 61% delle persone ritiene che i mercati locali e quelli agricoli beneficerebbero dall’avere delle opzioni di pagamento via mobile, dimostrando una volontà di convertirsi al mobile per sostenere l’economia locale ed effettuare acquisti piccoli e veloci.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Per ulteriori informazioni sui risultati della ricerca e per le infografiche che illustrano i risultati, clicca qui: https://www.paypal-community.com/t5/custom/page/page-id/people-economy
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.