Le regole della buona educazione descritte nel decalogo della gentilezza che si trova online
Mercoledì tredici novembre, non un giorno come tutti gli altri: si tratta infatti della giornata mondiale dedicata alla gentilezza, un modo per promuovere le buone maniere con il prossimo, invitare le persone a fare un sorriso in più, e a ricordarsi anche di trattare come si deve gli amici animali.
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Con l’esplosione definitiva delle moderne tecnologie, però, non bisogna dimenticare che c’è un modo per manifestare le buone maniere anche online, Ecco il vero decalogo per quello che può essere definito il galateo due punto zero, e che mette al riparo da cattive figure durante la navigazione su internet, un’attività che ormai per milioni di cittadini è diventata quotidiana.
1) Non scrivere tutto in maiuscolo, non usare termini inglesi superflui.
E’ di conoscenza ormai comune il fatto che scrivere in lettere maiuscole in rete equivale ad urlare. Mentre i famosi inglesisimi, ovvero le parole anglosassoni riadattate in italiano, come ‘chekkare’ o ’embeddare’, vanno sostituite ai loro corrispettivi nella nostra lingua, che esistono e sono ben più efficaci.
2) Don’t feed the troll.
Ovvero, come dicono gli inglesi, non nutrire il troll, ovvero non alimentare le provocazioni di quelli che sono professionisti nell’aizzare la polemica sterile in rete.
3) Nelle mail, utilizzare la CCN e ricordarsi l’oggetto.
Mandare e-mail senza oggetto è inelegante e spesso può far pensare all’arrivo di virus e materiale molesto. Inoltre, è sempre opportuno usare la ‘copia carbone nascosta’, ovvero in una mail indirizzata a più destinatari, nascondere gli indirizzi di tutta la mailing list.
4) Evitate tag inopportuni su Facebook.
Il tag sui social network è un elemento chiave di condivisione, ma può creare imbarazzo a chi viene coinvolto. Meglio limitarsi ad eventi particolari e foto davvero meritevoli.
5) Ricordarsi di citare la fonte.
Se si utilizzano contenuti altrui, è cosa buona e giusta la menzione dell’autore, anche quando non si è obbligati dal copyright.
6) Essere pazienti per le risposte.
Anche se ora le principali applicazioni avvertono quando un destinatario ha ricevuto un messaggio, è bene non assillarlo con continue richieste su se e quando ha letto lo stesso.
7) Attivare la modalità silenziosa.
In pubblico, è sempre bene che il proprio smartphone non diventi fonte di fastidio per le orecchie altrui.
8) No stalking.
Non mostrare di essere ossessionati da qualcuno, ritwittando, condividendo o commentando qualsiasi cosa fa. La discrezione prima di tutto.
9) Non abusare degli emoticon.
Le faccine stanno andando verso l’estinzione: sono preferibili quelle piccole, leggere ed intuitive, che non intasano la conversazione facendola sembrare un fumetto.
10) Selezionare i propri interlocutori.
Non bisogna pensare di dover essere eternamente reperibili. Creare una scala di priorità, rispondendo ai messaggi più importanti, e via via a tutti gli altri.
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