I problemi dei brevetti di Apple, invalidato ora anche il famoso “pinch-to-zoom”
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Ancora una volta, l’ufficio americano per il rilascio dei brevetti e marchi registrati ha negato una licenza alla Apple: stavolta si tratta del cosiddetto sistema “pinch-to-zoom”, con il quale è possibile ingrandire o rimpicciolire un testo o un’immagine su un dispositivo come smartphone o tablet con l’uso di due dita, il cui brevetto depositato dalla Apple non è stato ritenuto valido.
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L’USPTO ha infatti invalidato tutti i 21 punti del brevetto inerente il pinch-to-zoom a causa dell’esistenza delle cosiddette “prior art”, dei precedenti che testimoniano che la tecnologia oggetto d’esame è stata già utilizzata in passato da altre aziende prima che la Apple ne presentasse il brevetto.
Gli avvocati della Samsung hanno redatto un documento contenente la comunicazione di annullamento del brevetto al giudice del tribunale di San Jose, in California, che sta seguendo il caso della violazione di brevetti tra Apple e Samsung.
Inoltre, in un tribunale di New York, si è tenuta un’udienza in cui la Apple chiedeva di proibire alla Samsung la vendita sul mercato dei suoi prodotti all’interno del territorio statunitense; il giudice ha però respinto la richiesta, con la motivazione che il pinch-to-zoom non fosse una tecnologia talmente innovativa da poter essere brevettata.
Pur ammettendo la violazione dei diritti d’autore ai danni della Apple compiuta dalla multinazionale sudcoreana, il giudice ha inoltre riconosciuto che ciò non costituiva, per gli acquirenti, una discriminante nella scelta del prodotto.
L’ultimo round nella battaglia legale tra Apple e Samsung ha dunque visto prevalere i sudcoreani, i quali hanno inoltre presentato un appello per respingere la maxi-multa da 1 miliardo di dollari inflitta loro per aver violato 6 brevetti di proprietà della società di Cupertino; uno di questi era, appunto, il pinch-to-zoom.
Ora la Apple ha due mesi di tempo per far valere le proprie ragioni e presentare un nuovo ricorso; al momento, nessuna delle due parti coinvolte nel contenzioso ha rilasciato comunicazioni ufficiali a riguardo, in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda.
Per la cronaca, è già la terza volta che l’USPTO (l’ufficio brevetti americano) respinge un brevetto presentato da Apple; qualche settimana fa era stato invalidato quello relativo al rubber-band, ossia l’effetto elastico che si viene a creare quando si vuole provare ad andare oltre la fine di una pagina di contenuti.
Inoltre, le continue vertenze riguardanti i brevetti stanno cominciando a spazientire consumatori e imprenditori, almeno stando alle parole di Mark Coban, uno dei promotori dell’iniziativa Defend Innovation che intende riformare le norme che trattano i brevetti.
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