Ordine dei Giornalisti di Lombardia. Paolo Brambilla al ballottaggio per i pubblicisti
Paolo Brambilla candidato consigliere
Con il nostro Editor in chief Paolo Brambilla si candidano come consiglieri dell’OdG Lombardia anche Francesco Caroprese e Roberto Di Sanzo.
Come revisore Angela Battaglia.
Al Consiglio nazionale Angelo Luigi Baiguini
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PROFESSIONISTI
Giuseppe Gallizzi (Peppino per gli amici) si allea con Alessandro Galimberti, presidente uscente, all’insegna della continuità e dell’indipendenza dell’Ordine.
BALLOTTAGGIO PUBBLICISTI: VOTA DI NUOVO LA SQUADRA IN TESTA AL PRIMO TURNO
– Voto online mercoledì 3 e giovedì 4 novembre dalle 10 alle 20
– Voto al seggio domenica 7 novembre dalle 10 alle 18 all’hotel Hilton di via Galvani 12, Milano
Al Consiglio regionale
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Francesco Caroprese (vicepresidente Odg Lombardia uscente)
Roberto Di Sanzo (consigliere Odg Lombardia uscente)
Paolo Brambilla (direttore responsabile di Trendiest Media Agenzia di stampa)
Revisore regionale Angela Battaglia (revisore Odg Lombardia uscente)
Al Consiglio nazionale Angelo Luigi Baiguini
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Come si vota
I nomi sono già indicati sulla scheda
– Voto online mercoledì 3 e giovedì 4 novembre dalle 10 alle 20
– Voto al seggio domenica 7 novembre dalle 10 alle 18 all’hotel Hilton di via Galvani 12, Milano (MM2 e MM3 – Stazione Centrale). Necessario il green pass.
I votanti devono essere in possesso della Pec alla data del 7 ottobre 2021 e devono essere in regola con il pagamento delle quote. In presenza domenica si può accedere al voto versando le eventuali quote arretrate. Ricordiamo che, in caso di voto elettronico, la richiesta e/o la cessione della password a terzi costituisce un illecito perseguibile a norma di legge.
UNA NUOVA LEGGE CHE TENGA CONTO DEI NUOVI PROFILI PROFESSIONALI
È indispensabile una nuova legge che aggiorni e integri quella di 58 anni fa.
L’ammodernamento della professione passa sicuramente dalla riforma dell’accesso, ma la nuova legge deve innanzitutto riconoscere il lavoro giornalistico in tutte le sue declinazioni, tutelando ogni percorso professionale, previdenziale e formativo.
Si stanno affermando nuovi linguaggi, nuovi canali e nuove figure e profili professionali che devono essere inquadrati e riconosciuti, in particolare nel campo dei social media e delle numerose e nuove piattaforme multimediali.
Vi sono sempre più «giornalisti di fatto» ai quali va consentito l’ingresso nella professione a fronte di adeguati percorsi formativi e del rispetto della deontologia (pensiamo a chi svolge funzioni di ufficio stampa nelle forze dell’ordine o in molti enti della pubblica amministrazione, ma anche a chi è impegnato nel giornalismo digitale).
Fondamentale sarà in quest’ottica procedere alla revisione della legge 150/2000 dedicata agli uffici stampa, introducendo per gli Enti locali, anche in forma associata, l’obbligo e non solo la possibilità di avvalersi della collaborazione dei giornalisti per l’attività di comunicazione e ridefinendo i parametri della figura del portavoce.
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