Linkedin fotografa i lavoratori italiani: addio alla creatività e largo alla specializzazione
La creatività non appartiene più agli italiani. A rivelarlo sono gli stessi italiani che nel corso dell’anno hanno aggiornato il loro profilo LinkedIn. La parola ‘creativo’ quest’anno è uscita dalla classifica delle prime dieci più utilizzate. A rivelarlo è LinkedIn che ha stilato una classifica delle ‘buzzwords’, le parole più usate dagli utenti sui propri profili per descriversi. Ma come sono gli italiani che cercano lavoro attraverso il social professionale?
Al primo posto la parola “specializzato” seguita da leadership, strategico, concentrato, esperto. E poi responsabile, con esperienza e master. Le uniche due definizioni che fanno eccezione sono “appassionato”, la sesta parola più usata, e “innovativo”, l’ottava.
Con questo studio LinkedIn fotografa i lavoratori italiani e ci lascia una mappa della cultura lavorativa del nostro paese che è ben diversa da quella di altri paesi europei dove invece nella top ten compaiono ‘appassionato’ al terzo posto’ e ‘creativo’.
Si tratta di una controtendenza che dimostra come il mercato del lavoro sia cambiato in Italia. “Un settore ancora in forte difficoltà che sta cercando di trovare una soluzione nel contesto specialistico”, osserva il social network.
Ma questa radiografia per certi versi delude perché lascia in un secondo piano quelle soft skills che differenziano ogni lavoratore dalla massa e che ci rendono unici. Una perdita di valore in un mercato in forte crisi.
Che rivela tra l’altro una rigidità dei lavoratori nel rispondere alle esigenze di un mercato ancora in difficoltà, che trova la soluzione in una sempre più radicata specializzazione degli ambiti.
Addio quindi alla creatività, o meglio gli italiani non la considerano più una qualità che può fare la differenza nella ricerca del posto di lavoro e puntano piuttosto tutto sulla specializzazione e sulla formazione.
Così però si diventa più uniformi, ecco perché LinkedIn ha pubblicato questa lista per fare in modo che si evitino le stesse qualità per tutti.