Le nuove imperdibili “pagelle” di Federico Sagramoso
Tratte dalla pagina Facebook pubblicata oggi da Federico Sagramoso
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Cari amici, eccoci finalmente!
Le avevo promesse (minacciate) già venerdì scorso, finalmente (purtroppo) sono arrivate ecco a voi. I personaggi rilevanti da pagella sono pochi (o comunque troppi), riguardo il materiale disponibile purtroppo posso farci poco.
Voi godetevele che io mi vado a guadare 90 minuti di martirio (no, sono serio, se ne prendiamo soltanto due ci va bene)
Donald #Trump: 6e1/2
Lo metto per primo così ce lo leviamo subito dalle palle (che poi è stata la stessa strategia di #Sanders due anni fa). In teoria non c’entra nulla, in pratica è stato ingombrante quanto un elefante in una cristalleria, e non solo per le sue dimensioni fisiche. Come sempre, a leggere i suoi interventi non si capisce dove finisce il discorso presidenziale e dove comincia la presa per il c*lo.
Maschera dietro grandi sceneggiate e numeri da circo una strategia precisa: quasi tutti i candidati repubblicani che ha sostenuto hanno vinto alla grande; di fatto i democratici guadagnano seggi, ma a danno dei suoi oppositori interni. Il che comunque non ha alcun senso, ma ora può insultare la Camera molto meglio, senza remore e dare libero sfogo alla sua creatività.
A LATRIN E’MAMMT IS COMING
#Beto O’Rourke (sperando che si scriva così) : 5
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Fino a settimana scorsa era in pole position per sfidare direttamente Trump nel 2020, adesso è in corsa per un sussidio statale e per la Mensa dei poveri.
Faccia pulita, discorsi convincenti, si candida con un bel programma fatto di condivisione, rispetto per le minoranze, attenzione all’ambiente e simili amenità. Niente di male, anzi è anche piuttosto convincente, peccato che per fare il fenomeno vada a candidarsi in Texas. Contro Ted Cruz, uno che sa cuocere il bacon sulla canna dei fucili automatici, si, avete letto bene CUOCE IL BACON CON UN FUCILE AUTOMATICO (cercatevi il video, ne vale la pena).
Non serve che sia io a descrivervi la scala delle priorità è dei valori degli abitanti del Texas, il risultato risultato elettorale è stato abbastanza scontato. Il buon Beto prende schiaffi peggio dell’Inter oggi pomeriggio.
SCEMO PAGLIACCIO
Alexandria Ocasio-Cortez: 7
Giovanissima pasionaria dell’ala sinistra del partito democratico USA. Di professione cameriera in un quartiere difficile del Bronx, si lancia in politica per protestare contro le ingiustizie sociali e la corruzione di una parte del suo stesso partito; a differenza del fenomeno descritto al punto precedente, si sceglie un Distretto sensato e si candida alle primarie, dove vince alla grande grazie ad una straordinaria campagna social. Il partito ed i media finalmente la notano, la forniscono di abiti di alta qualità e di una giusta copertura mediatica per farla conoscere ed apprezzare al grande pubblico. Vince anche le elezioni e diventa la più giovane deputata USA (29 anni). Le auguriamo grandi successi e le migliori fortune per l’avvenire, anche perché fino a qui ha praticamente la stessa biografia di Luigi di Maio.
(lo so che non è esattamente così, ma mi mancava la chiusa comica)
ATTENTA AI CONGIUNTIVI
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Ilhan Omar: 4
Riesce in un colpo solo ad essere la prima deputata musulmana (a dire il vero si tratta di un primato condiviso con una collega) al Congresso USA e la prima deputata (questa volta in solitaria) dichiaratamente antisemita all’interno dello stesso. In tal senso rimane particolarmente pregevole un tweet in cui accusa Israele di aver fatto ricorso all’IPNOSI DI MASSA per nascondere la sua natura diabolica. Dio quanto vorrei essere nel comitato centrale dei democratici USA nel giorno in cui questa pazza farà il primo intervento in politica estera.
ROSSOBRUNISMO IS FOR GIRLS
NAZISLAMISMO IS FOR WOMEN
Giuseppe #Conte: 5
Intervistato da Floris durante la giornata delle elezioni americane, dice di non volersi esprimere “per non influenzare il voto”. Più o meno come se il mio parroco, durante un ipotetico Conclave, dicesse durante l’omelia di non voler pronunciarsi per non influenzare il voto dei cardinali.
FENOMENO
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Dennis #Hof: 10
Il 7 novembre 2018 Denis Hof ha vinto le elezioni come candidato repubblicano per un seggio alla camera statale del Nevada. Peccato sia morto il 16 ottobre, giorno del suo settantaduesimo compleanno. Di infarto. Dopo una notte di sesso. In un bordello. Di sua proprietà.
NON C’È SCONFITTA NEL CUORE DI CHI LOTTA (PIÙ O MENO)
BONUS
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Alejandro Darío Gómez (Papu Gomez): 10
A 30 anni gioca i 99 minuti più recupero e fa ancora gol spettacolari. Chapeau
NON C’ENTRA NIENTE MA DOVEVO RIEMPIRE LA PAGELLA
EXTRA
Come sempre, se ritenete doverosa una pagella extra per altri personaggi o eventi non esitate a chiedere?
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Un grazie sentito per la sua sagacia a Federico Sagramoso
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