La Regina di Ghiaccio. Intervista a Lorella Cuccarini e Pietro Pignatelli
di Chiara Pedretti.
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In occasione del debutto del musical La Regina di Ghiaccio, abbiamo incontrato i protagonisti, l’icona della televisione Lorella Cuccarini ed un pilastro del teatro italiano Pietro Pignatelli. Versione musical della pucciniana Turandot, lo spettacolo vede la regia di Maurizio Colombi, Lorella Cuccarini nel ruolo di Turandot e Pietro Pignatelli in quello del Principe Calaf, che scioglierà il cuore di ghiaccio di Turandot. Li andiamo a trovare al Teatro degli Arcimboldi a Milano.
LORELLA CUCCARINI
Il tempo non passa per Lorella Cuccarini: bellissima, in forma, dolce e cordiale come sempre. Ancora una volta, però, interpreterà il ruolo di un personaggio negativo.
Lorella, dopo Gothel di “Rapunzel”, un altro ruolo da cattiva. Non è l’immagine che abbiamo di te.
E’ vero, anche se sono due cattive molto diverse. Gothel è innanzi tutto più un personaggio da fumetto: una cattiva consapevole, la sua crudeltà è dovuta a quello che ha passato; Turandot è invece vittima di un incantesimo: si potrebbe definire bipolare, fragile ma allo stesso tempo spietata. Anche se il ruolo non è certo positivo, Turandot fa tenerezza: devo dire che piace lo stesso, anche ai più piccoli, che non ne sono per niente spaventati!
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Tu sei una performer completa, ma sono innegabili le tue radici coreutiche. Com’è per una danzatrice l’idea di affrontare quella che in origine è un’opera lirica?
Senz’altro una bella differenza, stilisticamente si parla di generi di spettacolo molto diversi. In questo caso, il regista Maurizio Colombi ha voluto tenere il titolo originale della fiaba persiana, La Regina di Ghiaccio appunto, ma è anche un omaggio a Puccini ed alla sua opera. Ci sono alcune arie tratte dell’opera, ma anche diversi brani nuovi scritti apposta per lo spettacolo.
Con il tuo partner artistico, Pietro Pignatelli, c’è una bellissima e lunga intesa.
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Assolutamente sì. Ci conosciamo dai tempi di Grease, parliamo del 1997! Pietro è un artista straordinario ed il personaggio di Calaf gli calza a pennello. Ha poi la grandissima responsabilità di cantare Nessun Dorma… Non è per tutti.
Cosa puoi dirci delle coreografie?
Rita Pivano, che le ha firmate, si è ispirata moltissimo alle tradizioni orientali. Per quanto mi riguarda, danzo poco, faccio più dei movimenti coreografici, il mio personaggio rende meglio così. La parte di canto, peraltro, è molto impegnativa!
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PIETRO PIGNATELLI
Pietro Pignatelli, sorridente ed alla mano come suo solito, ci racconta di lui e del suo Calaf.
Pietro: Geppetto, Capitan Uncino, Prospero… Solo per citarne alcuni. Ora Calaf.
Vero. In questo momento sono impegnato su diversi fronti, dall’interpretazione de Il Processo di Oscar Wilde, alla regia di un nuovo musical su Elvis Presley, All Shook Up, ed uno sul mito delle Ondine. Sono sempre più convinto dal teatro di prosa: il musical fa parte della mia storia artistica, certamente, ma il teatro… Calaf è il classico principe delle favole convinto che l’amore vinca su tutto: farebbe qualsiasi cosa per amore. E’ un personaggio positivo, ma delicato, contenuto…
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E poi arriva “Nessun Dorma”.
Sì, sicuramente un pezzo impegnativo, che è stato ed è cantato dai più grandi in assoluto. Qui ne abbiamo fatto una versione pop a duetto, ma ogni volta che arriva quel momento, è un’emozione incredibile!
Lorella e Maurizio Colombi.
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Con Lorella ci conosciamo da vent’anni ed ormai il sodalizio è più che consolidato. Maurizio è un regista che lascia anche parecchia libertà in alcuni punti di interpretazione: è una cosa non comune ma che apprezzo molto in un regista. Posso esprimermi al meglio ed essere veramente me stesso!
Chiara Pedretti
Teatro Degli Arcimboldi
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Viale dell’Innovazione 20, Milano
Dal 24 Novembre al 10 Dicembre
www.teatroarcimboldi.it
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