Juve mira al futuro con Tether: ingresso strategico nel Cda e impatti previsti

Tether punta all’ingresso nel consiglio d’amministrazione della Juventus
Tether ha manifestato con decisione l’intenzione di rafforzare la propria posizione all’interno della Juventus Football Club puntando all’ingresso nel consiglio d’amministrazione. Dopo aver acquisito progressivamente una quota significativa delle azioni della società bianconera, attualmente oltre il 10%, il management di Tether sta formalizzando la volontà di presentare una lista di candidati per ottenere una rappresentanza nel CdA. A guidare questa strategia è il CEO Paolo Ardoino, che ha dichiarato l’obiettivo di portare la propria influenza strategica oltre l’aspetto puramente azionario, partecipando attivamente alle decisioni di governance del club. Questa mossa segna un ulteriore passo deciso da parte di Tether nel consolidare il legame con la società, in un’ottica di lungo termine che punta non solo all’investimento economico ma anche ad assumere un ruolo operativo nella gestione del club torinese.
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Le regole per la nomina nel Cda e la competizione tra soci di minoranza
Il sistema di nomina all’interno del consiglio d’amministrazione della Juventus prevede che, oltre alla lista di maggioranza controllata da Exor, ogni socio con una quota superiore all’1% più un’azione abbia la facoltà di presentare una propria lista di candidati. La peculiarità di questo meccanismo risiede nel fatto che solo la lista di minoranza che ottiene il maggior numero di voti gode del diritto a eleggere un rappresentante nel CdA. Le altre liste di minoranza, pur presenti, non riescono quindi a ottenere seggi, che rimangono di fatto appannaggio di Exor.
Questo implica che Tether, per riuscire nell’intento di far entrare un proprio rappresentante nel consiglio, dovrà necessariamente presentare un team di candidati in grado di conquistare la fiducia degli azionisti di minoranza più rilevanti, superando dunque eventuali concorrenti. Solo conseguendo il voto di maggioranza delle minoranze sarà possibile ottenere la presenza di una figura di riferimento nei vertici decisionali della società bianconera.
Il contesto attuale di governance, con una struttura azionaria ben definita, lascia quindi margini limitati a un’incidenza sostanziale per Tether, almeno finché Exor manterrà il controllo predominante sul club. Tuttavia, l’ottenimento di un solo seggio rappresenterebbe comunque un primo risultato strategico di rilievo, presupponendo che la società continui a preservare questo schema elettorale in futuro.
Le prospettive future di Tether e il suo legame con la Juventus
Le prospettive future di Tether si delineano su un orizzonte strategico in cui il legame con la Juventus Football Club non si limita più a una semplice partecipazione azionaria, bensì si estende a un coinvolgimento diretto nella governance e nello sviluppo del club. L’ingresso nel consiglio d’amministrazione rappresenta un passaggio cruciale per consolidare questo rapporto, potendo influenzare decisioni che investono tanto gli aspetti finanziari quanto quelli sportivi. L’opportunità di partecipare a eventuali futuri aumenti di capitale, previsti già nei primi mesi del 2026, amplifica le possibilità di rafforzamento del ruolo di Tether all’interno della società.
La profonda connessione emotiva e strategica con il club, sottolineata dal CEO Paolo Ardoino e dal fondatore Giancarlo Devasini, rende evidente l’intento di Tether di contribuire non solo sotto il profilo economico, ma anche come partner impegnato nella crescita cellulare della squadra. Questo impegno si traduce in una visione di lungo periodo che riconosce il valore distintivo del brand Juventus, la sua eredità storica unica e la platea globale di tifosi come asset fondamentali.
In definitiva, la volontà di Tether di partecipare attivamente alla dinamica interna del club indica una strategia di investimento che punta a integrare risorse finanziarie e competenze, favorendo sinergie tra il mondo delle criptovalute e lo sport professionistico. Il futuro della collaborazione appare dunque orientato a una progressiva espansione di ruoli e responsabilità, con l’obiettivo dichiarato di contribuire concretamente al successo sportivo e alla valorizzazione del marchio bianconero.