Intervista a Cinzia Alibrandi su Petali di Marta il suo nuovo libro Best-Seller
D: Un anno di tour con il secondo romanzo “Petali di Marta” edizioni Ensemble. Ci racconta?
R: Un anno che chiude per l’esattezza con il Salone del Libro di Torino, dove sarò presso lo stand F113, che invito tutti caldamente a visitare, della mia casa editrice Ensemble domenica 11 maggio per l’intera giornata, per incontrare i miei lettori, autografare il romanzo e chiacchierare con loro di quella bella avventura che è leggere e amare i libri.
D: lei spesso collabora con altri artisti, stilisti e orafi. Come mai?
R: il mio primo romanzo “Anna e i suoi miracoli”- Armando Siciliano Editore, che tante soddisfazioni mi ha regalato, era ambientato nella moda dunque la collaborazione è stata quasi ovvia. La fotografa Agnes Spaak ha esposto a Roma durante la presentazione del libro, mi ha accompagnata a Messina alla Notte della Cultura del 2013 e il nostro rapporto di amicizia e stima è culminato con la cover di “Petali di Marta” tratta da una sua mostra stupenda “Le reve dans le reve”, esposta anche a Milano in sua presenza, quando con Pinketts ho presentato il libro. Il secondo romanzo nel dipanarsi della vicenda, segna i passaggi fondamentali con un gioiello, che altro non è che la sottolineatura di un amore. Dunque a Torino, luogo imperdibile per gli amanti dei libri, presso lo stand F113 di Edizioni Ensemble, sarò presente tutta la giornata di domenica 11, e la nota stilista Maria Grazia Severi, donna di rara sensibilità a tutto quello che è cultura, mi veste di un abito della linea 22Maggio, con un motivo a fiori favoloso, in linea con il leit motiv del mio romanzo “Petali di Marta”; indosserò monili “Dexter”, pezzi davvero particolari, sottolineati dal simbolo “time machine”, dell’ingranaggio dell’orologio, e in sintonia con quanto scrivo in “Petali di Marta” ‘un gioiello segna il tempo ed eternizza un amore’.
D: Qual è la domanda che più la ha incuriosita? Avrà incontrato tantissime persone.
R: tante: divertenti, sensibili, attente, originali, perché chi si accosta al tempio della lettura già di per sé è persona speciale. Forse quella relativa a cosa provo quando scrivo. Ecco scrivendo si sta in un ineffabile stato di grazia, attraversati da tutta la gamma di emozioni possibili perché un personaggio di carta è un replicante che deve risultare il più convincente possibile al lettore, dunque deve concentrare in sé la magia delle emozioni vitali.
D: lei ha avuto l’onore in entrambi i suoi romanzi della prefazione di un grande autore italiano: Andrea G. Pinketts.
R: un grande onore credo meritato sul campo perché una firma importante se consiglia con una prefazione un autore e il suo romanzo, ci mette la penna e la reputazione. La riprova positiva è che Pinketts ha riconfermato apprezzamento e fiducia pure con “Petali di Marta”, dunque le sue aspettative non sono andate deluse.
D: ritira il 1^ giugno alle porte di Catania il premio Sicilia per la sezione letteratura, giunto alla 21^ edizione.
R: ne sono onorata perché il premio non è solo la soddisfazione di un riconoscimento, ma sopra tutto l’input a continuare in una strada spesso tortuosa. Il libro è l’atto concreto di un percorso di creazione fatto d’isolamento, dubbi, notti insonni; assicuro che non è sempre facile. Insomma ne sono felice: aiuterà a darmi forza nei momenti ‘no’. Ringrazio i lettori per aver acquistato, letto e amato i miei romanzi: diversamente non sarei stata premiata. Volevo aggiungere che a rendere più bello un momento che ricorderò tutta la vita, ci sarà la luce emanata da due pezzi unici di gioielleria: un collier e un anello di Pippo Alvaro per “Alvaro Gioielli”, un artista con un negozio speciale nella mia città natale Messina, e che ha ispirato le descrizioni dei gioielli presenti in “Petali di Marta”. Pensi che negli anni ottanta un collier da favola di sua creazione, a tema erotico, fu acquistato a Roma da Richard Burton, in una gioielleria di via delle Carrozze, per Liz Taylor da poco risposata: come dire che sigillò con un pezzo da sogno il sogno del loro amore.
D:nuovi progetti in cantiere?
R: un romanzo a quattro mani la cui idea mi affascina moltissimo: ne ho già tracciato il ‘plot’ e sono certa può assolutamente funzionare ed intrigare i lettori; e il terzo romanzo appena terminato da metabolizzare e decidere i tempi adatti per consegnarlo su carta stampata.
D: mi dica in poche righe il senso più intimo del suo romanzo e perché è da leggere?
R: per due motivi: il primo è che ho amato talmente scriverlo, che se esiste la proprietà transitiva, quest’amore non può che arrivare al lettore! Il secondo è che ho pensato a Marta come l’emblema di un percorso, specie per i giovani, assai difficile ed attuale di questi tempi, che tramuta il dolore in esperienza positiva e dallo scotto dei “no” cerca la strada che conduce ai “sì”. Come scrivo, perché “l’amore è circolare. Ritorna.” Dopo la presentazione del libro dell’1 giugno, a ridosso della premiazione, il 3 luglio sarò a Rapallo per un apericena letterario presso la prestigiosa villa “Tigullio” di Edgardo Guida Farnesi che riceve me e i suoi ospiti e legge i brani più significativi di ‘Petali di Marta’. Tengo a questa data perché è una punta di diamante che svetta in concomitanza con la festa della Madonna di Montallegro, quando nella meravigliosa cittadina della riviera di Levante soggiornano presenze importanti.
Infatti si trasforma in un’esplosione di suoni e colori che culminano con fuochi d’artificio indimenticabili sul mare. Dopo mi attende la verde ed ecologica Danimarca, luogo dove trovare affetto, calma, e giusti tempi di lettura e scrittura.