ADOTTA IL TUO FIUME. SALVIAMO LE ACQUE DALLA PLASTICA
Il Rotary organizza a Roma dal 18 al 20 giugno l’evento “Expo Plastic Free”: tecniche ed iniziative per rigenerare gli ecosistemi
Di Sara Augugliaro – Trendiest Media
Salvare fiumi e mari: questo è il messaggio dei Rotary Club di Roma (Distretto 2080) con una iniziativa ideata dal Rotary Club Roma Foro Italico, che si svolgerà dal 18 al 20 giugno. L’80% delle plastiche e microplastiche si riversano nei mari, partendo da tutte le città del mondo, trasportate per centinaia di chilometri lungo i fiumi. Da questo dato così allarmante scaturisce la necessità di realizzare progettualità che possano preservare il nostro ecosistema.
Adotta il tuo fiume
Per salvare i mari dalla minaccia dei rifiuti occorre dunque “adottare i nostri fiumi” prendendosene cura da subito, formando e sensibilizzando le generazioni presenti e future sulle tematiche di sostenibilità e salvaguardia. Nel corso dell’evento che avrà una durata di tre giorni, saranno realizzate due importanti installazioni sul Tevere in corrispondenza di Ponte Sisto e Ponte Mazzini.
L’inserimento di speciali barriere galleggianti permetterà di intercettare le plastiche superficiali che, trasportate verso il mare, affonderebbero nel letto del fiume. Un’imbarcazione condurrà i partecipanti sugli impianti per far vedere come si intercettano le plastiche prima che vadano sui fondali o in mare.
Il programma
Nella giornata di venerdì 18 sono previsti ospiti del mondo scientifico ed istituzionale per discutere insieme di sostenibilità. In mattinata e nel pomeriggio un battello sul fiume Tevere potrà accompagnare a visionare gli impianti di intercettazione plastica gli ospiti previo prenotazione su eventi@rotaryforoitalico.it (alle 16,45 – 17,00, alle ore 9 – 9,30 per la stampa)
Fra i relatori possiamo ricordare oltre ai rappresentanti Rotary il Governatore Giovambattista Mollicone, Distretto Rotary 2080; Fabrizio Punzo, Presidente Rotary Club Roma Foro Italico; Edoardo Roberto, past President Rotary Club Roma Foro Italico; Carmen Di Penta (per il benvenuto da Marevivo); Cristiana Avenali (Regione Lazio Presidenza Ufficio di scopo Piccoli Comuni e contratti di Fiume ); Alessandra Sermoneta (Roma Capitale, Municipio I); Patrizio Di Tursi (Roma Capitale Municipio II e Past President Rotary Club Foro Italico); Esterino Montino (Comune di Fiumicino, Sindaco); Antonio D’Amore (Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, Comandante); Raimondo Orsini (Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Direttore); Corepla: Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in Plastica Eleonora Brionne; Fabio Dalmonte (Seads “Blue barriers: pulire i fiumi per proteggere gli oceani”); Stefano Casu (Castalia “Sviluppi e prospettive per la difesa dei Fiumi”); Giuseppina Piantadosi (Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale); Paola Cannavò (Agenda Tevere, Presidente); Comandante Sergio Santi IYFR (International Yachting Fellowship of Rotarians (PFW Coordinator); Ammiraglio Giovanni Vitaloni IYFR (Flotta di Roma) Cambiamenti Climatici e dissesti idrogeologici.
Il progetto Plastic Free Waters
I Promotori del Progetto Plastic Free Waters sono le migliaia di soci della IYFR -INTERNATIONAL YACHTING FELLOWSHIP OF ROTARIANS- provenienti dai 5 Continenti che, appassionati della navigazione sui laghi, fiumi e mari di tutto il mondo, sono molto preoccupati per le condizioni delle acque.
La plastica è un materiale praticamente inattaccabile per secoli e quindi i rifiuti di plastica possono rimanere indefinitamente nell’ambiente: ogni giorno si produce un milione di tonnellate di plastica. Molta di essa viene dispersa nell’ambiente, che ne è ormai pieno: il fenomeno è visibile quando i pezzi sono grandi come bottiglie, me è invisibile quando si tratta di piccoli pezzi o filamenti. Quella non raccolta finisce nei fiumi e quindi nel mare, va a fondo, ricopre i fondali e li soffoca.
Spesso, pesci ed animali marini la scambiano per cibo e la mangiano, riempiendo lo stomaco, ma morendo poi di inedia. Anche noi mangiamo i pesci, e la plastica che contengono: la raccolta differenziata ed il riciclo coprono solo il 13% dei rifiuti, ma in gran parte del mondo questo non avviene e addirittura si scarica direttamente nelle acque; i rifiuti ricoprono prima i fiumi e poi il mare. I danni causati sono irreversibili.
L’International Fellowship dei Rotariani
L’International Yachting Fellowship of Rotarians (IYFR) è un circolo di Rotariani (Mariners) che combina l’accettazione dei principi del Rotary con l’amore per le barche e il mare, i fiumi e le acque interne, e usa l’interesse condiviso per la nautica da diporto e per la pratica dell’arte marinara come un’opportunità per incoraggiare e promuovere gli obiettivi del Rotary.
Adotta il tuo fiume. A proposito del problema costituito dai rifiuti in mare, dozzine di Distretti in tutto il mondo, insieme a IYFR, stanno ora operando:
• per accrescere la consapevolezza del problema
• per individuare e proporre iniziative che possano essere adottate dal Rotary, dai Distretti, dai Club e da singoli Rotariani, per contribuire a risolvere questa emergenza mondiale
• per contribuire a ridurre in maniera significativa la quantità di plastica che viene versata nei canali, fiumi e da questi al mare, cercando di individuare sistemi di recupero affidabili, procedure e regole adatte per raccogliere, trattare e riciclare la plastica recuperata dalle acque.
ACCRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROBLEMA
Creare la consapevolezza dei danni irreversibili all’ambiente e ad ogni forma di vita che gli inadeguati comportamenti individuali e collettivi hanno già causato, e della catastrofe che produrranno in futuro, qualora non si volessero cambiare abitudini e costumi.
Favorire, attraverso «informazione» e «formazione» la diffusione di comportamenti convinti e convergenti per affrontare con successo il problema. La formazione è svolta con modalità adeguate a fasce di età, differenze geografiche e culturali, e livelli di responsabilità.
CONTRIBUIRE A RIDURRE LA QUANTITÀ DI PLASTICA CHE ARRIVA AL MARE
Individuare sistemi affidabili, creando procedure ed attività per raccogliere, trattare e riciclare i rifiuti di plastica recuperati dalle acque.
Monitorare la validità tecnico-economica e la sperimentazione delle varie iniziative di barriere fluviali, ideate per evitare che i rifiuti di plastica trasportati dai fiumi giungano al mare.