Facebook dice ok ad un’app per dialogare in anonimato
Parliamo di privacy e di app. Facebook sta lavorando ad un’app per dialogare in forma anonima. Dopo il dietrofront sull’obbligo di utilizzare il nome di battesimo, contestato dalla comunità Lgbt Usa e che ha dato impulso al nuovo social media concorrente “Ello”, Facebook sta lavorando ad un’app per dialogare in forma anonima.
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Secondo il New York Times, la società di Mark Zuckerberg lancerà a breve l’app che consentirà di dialogare senza autocensure su vari argomenti. Il progetto sarebbe iniziato dopo l’acquisto della start up Branch, nata per creare piccoli gruppi di discussione.
Da quanto riportato dal quotidiano newyorchese, che cita fonti anonime, l’applicazione per smartphone e tablet arriverà nelle prossime settimane, dopo un lavoro durato un anno e capitanato da Josh Miller, un “product manager” che si è unito al team di Facebook in seguito all’acquisizione di Branch, nel gennaio scorso.
Prima di Facebook, su Branch aveva messo gli occhi anche Twitter. Sull’applicazione gli utenti dovrebbero essere in grado di usare più di uno pseudonimo, in modo da poter esprimere la loro opinione su vari temi liberamente, senza dover rivelare la propria identità.
La notizia della chat anonima arriva a poche settimane di distanza dalla protesta della comunità Lgbt, in polemica con Facebook per la sospensione di alcuni account di drag queen “colpevoli” di aver usato il loro nome d’arte. La “Legal name policy” adottata dal social network aveva dato impulso ad una una nuova rete sociale, Ello, che consente l’uso di pseudonimi.
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In seguito Facebook si era scusata con la comunità Lgbt. “Lo spirito della nostra policy è di consentire agli utenti di utilizzare il nome che usano nella vita reale, non quello legale”, aveva detto il chief product officer Chris Cox.
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