Congedo parentale potenziato come funziona guida completa secondo la Circolare INPS 95 2025

potenziamento dell’indennità nei primi tre mesi di congedo parentale
▷ GUADAGNA & RISPARMIA con i nostri Coupon & Referral Code: CLICCA QUI ORA!
Il potenziamento dell’indennità economica nei primi tre mesi di congedo parentale rappresenta una novità significativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 e dettagliata nella Circolare INPS n. 95 del 26 maggio 2025. La riforma prevede un aumento sostanziale della percentuale della retribuzione riconosciuta ai genitori dipendenti nel corso del congedo parentale, con l’obiettivo di garantire un sostegno economico più efficace nei momenti iniziali di cura del bambino.
USA IL CODICE MFL25BLCONS PER AVERE LO SCONTO DEL 20% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
In termini operativi, la nuova disciplina conferma per il primo mese un’indennità pari all’80% della retribuzione, misura già introdotta nel 2023. Tuttavia, si registrano incrementi sensibili per il secondo e il terzo mese: entrambi prevedono ora un’indennità al 80% (rispetto al 60% e 30% precedenti), assicurando quindi un supporto economico più consistente e continuativo.
Questa revisione consente ai genitori di fruire di tre mesi di congedo retribuiti al medesimo livello (80% della retribuzione), con la possibilità di utilizzarli in modo flessibile – singolarmente, alternati o anche contemporaneamente. Tale meccanismo intende rafforzare concretamente la capacità delle famiglie di conciliare i tempi di lavoro con quelli di cura, riducendo l’impatto economico sulle scelte genitoriali.
requisiti e modalità di accesso alla nuova indennità INPS
Per accedere al potenziamento dell’indennità di congedo parentale stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, è necessario verificare alcuni requisiti fondamentali che definiscono la platea di beneficiari e le condizioni di fruizione. L’INPS specifica nella Circolare n. 95/2025 che il beneficio è riservato esclusivamente ai lavoratori dipendenti che soddisfano precise condizioni temporali e contrattuali.
Innanzitutto, il genitore deve essere titolare di un rapporto di lavoro subordinato al momento della richiesta e del periodo di fruizione del congedo potenziato. Inoltre, il congedo obbligatorio, sia esso di maternità o paternità, deve essersi concluso dopo il 31 dicembre 2024: questa clausola esclude di fatto le situazioni precedenti a tale data dalla nuova normativa.
La fruizione del congedo parentale potenziato deve invece iniziare a partire dal 1° gennaio 2025. È quindi indispensabile che la richiesta venga presentata e il periodo fruito in tale ambito temporale per poter beneficiare dell’indennità all’80% nei primi tre mesi.
Per quanto riguarda le modalità di presentazione, la domanda deve essere inoltrata esclusivamente in modalità telematica, tramite il portale ufficiale dell’INPS (www.inps.it), il contact center multicanale al numero verde 803.164 oppure attraverso i patronati, che forniscono assistenza qualificata. È imprescindibile che la domanda venga presentata prima dell’effettivo inizio del periodo di congedo per evitare ritardi o problematiche nell’erogazione dell’indennità.
La nuova indennità rappresenta un sostegno concreto ma soggetto a condizioni rigorose che garantiscono la corretta applicazione del beneficio e salvaguardano l’efficacia della riforma nell’ambito delle politiche di welfare e conciliazione famiglia-lavoro.
estensione del congedo potenziato adozioni, affidamenti e implicazioni sociali
Il potenziamento del congedo parentale, sancito dalla Legge di Bilancio 2025, si estende ora anche alle situazioni di adozione e affidamento, includendo così una più ampia platea di genitori che necessitano di supporto durante i primi anni di accoglienza del minore. L’INPS chiarisce che tali benefici sono fruibili entro sei anni dall’ingresso del bambino nella famiglia adottiva o affidataria, garantendo una tutela equiparata a quella prevista per i figli naturali.
Questa estensione rappresenta un significativo passo avanti nel riconoscimento del diritto alla genitorialità, favorendo una maggiore inclusività e valorizzando il ruolo dei genitori adottivi e affidatari nei processi di cura. Le condizioni di fruizione e le percentuali di indennizzo rimangono analoghe a quelle previste per i genitori biologici, assicurando uniformità e chiarezza normativa.
Dal punto di vista sociale, questa riforma si inserisce in un contesto più ampio di politiche familiari volte a promuovere l’equilibrio tra vita professionale e privata, incentivando una partecipazione attiva di entrambi i genitori e riducendo le disparità di genere nell’accesso ai congedi. Il potenziamento economico previsto per i primi tre mesi con indennità all’80% è destinato a favorire una maggiore adesione al congedo parentale, elemento cruciale per sostenere la genitorialità e rafforzare le reti di welfare.
In ambito lavorativo, l’iniziativa può contribuire a sviluppare ambienti più inclusivi e sensibili alle esigenze delle famiglie, facilitando il benessere organizzativo e la conciliazione dei tempi di vita. Le imprese, incentivando la fruizione del congedo anche da parte dei padri, potranno beneficiare di una distribuzione più equa degli oneri familiari e di un clima aziendale maggiormente orientato a politiche di benessere sociale.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.