Il critico Bitcoin avverte le banche centrali contro l'emissione di token digitali

Uno dei critici più accesi dei Bitcoin ha messo in guardia le banche centrali dall'emettere le proprie valute digitali, sostenendo che sono una minaccia per la stabilità finanziaria e la politica monetaria, come riportato da Bloomberg il 22 marzo.

Augustin Carstens, un economista messicano che ha assunto la posizione di direttore generale presso la Bank of Settlements (BIS) il 1 ° dicembre 2017, è noto per aver definito Bitcoin a Ponzi Scheme, una bolla e un disastro ambientale.

I suoi sentimenti su Bitcoin e l'industria generale della criptovaluta sono nella stessa categoria di quelli del professor Nouriel Roubini che in precedenza aveva definito Bitcoin la " madre di tutte le bolle ".

I CBDC non sono la strada da percorrere

Carstens ha fatto questi commenti mentre pronunciava un discorso a Dublino, in Irlanda, il 22 marzo. Ha fornito un esempio di panico che potrebbe verificarsi se una banca centrale mondiale emettesse la propria moneta digitale. Ha detto che le valute digitali emesse dalle banche centrali (CBDC) potrebbero spingere le persone a spostare le loro partecipazioni finanziarie dalle banche commerciali alle banche centrali.

Questo, secondo il famoso critico Bitcoin che è stato il governatore della banca centrale del Messico dal 1 ° gennaio 2010 al 30 novembre 2017, minerebbe il sistema finanziario esistente.

Ha detto che l'introduzione di CBDC ha diversi inconvenienti che potrebbero avere un impatto negativo sulla liquidità finanziaria globale.

Ha aggiunto che i CBDC arrivano con enormi costi operativi che possono minacciare la stabilità del sistema finanziario.

Carstens ha detto:

"Ci sono enormi conseguenze operative per le banche centrali nell'attuazione della politica monetaria e implicazioni per la stabilità del sistema finanziario".

Ha aggiunto:

"Le banche centrali non frenano le innovazioni solo per il gusto di farlo. Ma non dovrebbero nemmeno accelerare in anticipo, ignorando tutte le condizioni del traffico. "

Ci sono alcuni motivi per cui paesi come la Svezia stanno considerando di emettere i propri CBDC. Il paese europeo ha visto un considerevole calo del numero di pagamenti in contanti e l'aumento della popolarità di criptovaluta ha lasciato un vuoto che può essere colmato offrendo token digitali al pubblico.

Sono i primi tempi e le autorità sono molto caute riguardo alle decisioni che prendono riguardo a questo problema. La banca centrale della Svizzera, un paese noto per la sua posizione favorevole sulle criptovalute , non vede alcun motivo valido per spiegare perché dovrebbe emettere un CBDC.

Allo stesso tempo, un rapporto pubblicato dalla BRI ha affermato che solo poche banche centrali stanno valutando la possibilità di emettere le proprie valute digitali nel prossimo decennio.

Un caso per banche centrali e valute digitali sponsorizzate dallo Stato

Il fatto che un certo numero di governi e banche centrali stiano emettendo i propri token digitali è un'indicazione che il futuro dei CBDC non è ancora stato mappato.

Con un massiccio voto di fiducia, il capo del FMI Christine Lagarde ha esortato le banche centrali a riconoscere i venti del cambiamento ed esplorare i CBDC .

Parlando al Singapore Fintech Festival il 14 novembre 2018, Lagarde ha detto:

"Questa non è fantascienza. Diverse banche centrali di tutto il mondo stanno prendendo seriamente in considerazione queste idee, tra cui Canada, Cina, Svezia e Uruguay. Stanno abbracciando il cambiamento e il nuovo modo di pensare – come del resto è il FMI ".