Bermuda si muove per attirare nuovo business con le leggi sulle ICO
Bermuda sta diventando il quarto British Overseas Territory ad offrire regolamenti progressivi e sistematici sulle criptovalute.
Secondo The Royal Gazette, una nuova fonte locale, il Premier David Burt ha detto alla House of Assembly dell’isola che le aziende che vogliono gestire una ICO devono fornire informazioni su tutti i soggetti coinvolti nel progetto e una descrizione della tecnologia utilizzata per identificarle.
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Ulteriori informazioni richieste comprendono i dettagli tecnici del prodotto/servizio potenziale, il mercato di riferimento e l’ammontare di denaro che l’azienda desidera raccogliere.
Bermuda è una piccola isola nell’Oceano Atlantico settentrionale. Con una superficie di soli 52 chilometri quadrati e una popolazione di 63.779 abitanti, è la nona regione più densamente popolata del mondo.
Ha il proprio governo e la propria costituzione, ma come territorio britannico d’oltremare il Regno Unito è responsabile per la sua difesa e le relazioni con l’estero. Si trova più vicino agli Stati Uniti rispetto al Regno Unito e, curiosamente, è passato dalle sterline delle Bermude ai dollari delle Bermude nel 1970 la sua valuta è ancorata al dollaro USA e le due valute sono usate indifferentemente sull’isola.
Burt ha iniziato il processo di inizializzazione di Bermuda come destinazione fintech nel novembre del 2017, quando ha creato una task force blockchain. La motivazione era stimolare l’economia attirando capitali e creando posti di lavoro.
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Nel marzo 2018, Burt ha dichiarato di voler rendere Bermuda un leader mondiale nel settore dei fintech “essendo uno dei primi paesi al mondo a regolamentare specificamente le ICO”.
Ad aprile, l’autorità monetaria delle Bermuda, l’ente finanziario locale, ha pubblicato un documento di consultazione sul tema della regolamentazione delle criptovalute. Definiva la criptovaluta come “una rappresentazione digitale di valore che può essere scambiata digitalmente e funziona come mezzo di scambio e/o unità di conto e/o deposito di valore, ma non ha corso legale in qualsiasi giurisdizione”. L’isola ha ora approvato due leggi che coprono le attività di criptovaluta.
Secondo The Royal Gazette, sette ulteriori progetti di legge contro il finanziamento del terrorismo ed il riciclaggio di denaro saranno presentati per la discussione durante l’attuale sessione parlamentare. Burt ha dichiarato che il quadro proposto verrà valutato da una squadra della Caribbean Financial Action Task Force, che arriverà a Bermuda a settembre.
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Un recente studio sul mercato ICO condotto dal colosso PricewaterhouseCoopers ha rilevato che i due territori in cui circola la più alta quantità di denaro ICO sono le Isole Cayman e le Isole Vergini. Un altro territorio autonomo del Regno Unito, Gibilterra, si è messo all’avanguardia della legislazione sulle criptovalute dall’anno scorso.
Fonte: Simon Golstein, financemagnates.com
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