Barack Obama parla a Milano di innovazione alimentare
L’ex presidente Barack Obama ha tenuto la sua prima conferenza, dopo la scadenza del suo mandato, proprio a Milano, in occasione del Food Innovation Summit presso Rho Fiera. Al di là di qualche critica per il costo di 850 euro della cena della sera precedente, ritenuto da molti eccessivo, la conferenza in sé di martedì alle 14 era del tutto gratuita e aperta a giornalisti e invitati, purché riuscissero ad accreditarsi in tempo. Noi ce l’abbiamo fatta.
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Con un sincero applauso a scena aperta, il pubblico ha accolto con favore lo straordinario personaggio, che a sua volta ha ricambiato con calore e disinvoltura la simpatia tributatagli. Il discorso di Obama, decisamente serio, ma interrotto qua e là piacevoli battute di spirito, ha affascinato gli ascoltatori, affrontando come previsto il tema della tutela dell’ambiente, dell’economia sostenibile e della necessità di rendere disponibile a milioni di persone disagiate il cibo che loro spetta di diritto. In questo senso si sono impegnati gli Stati Uniti finora, e questo impegno continuerà in futuro. Importanti sono le innovazioni, in tutti i campi, ma anche certamente in quello alimentare.
“Il punto focale non è soltanto il cambiamento climatico. Dobbiamo fissare una regola, un sistema che permetta a ogni Paese di ridurre le emissioni dia gas dannosi”. E aggiunge Barack Obama “ i Paesi sovrappopolati non devono criticarci perché siamo ricchi, usiamo le macchine, l’elettronica, l’aria condizionata e mangiamo bistecche, ma poi chiediamo a loro di ridurre i consumi per salvare il pianeta”.
“Grazie all’impegno di molti di voi e all’innovazione possiamo prevedere un modo migliore per nutrire il pianeta e combattere la fame, creando una cultura del cibo”, per combattere eccessi come la malnutrizione e l’obesità.
Barack Obama ha precisato che questo suo intervento si rivolge prevalentemente ai giovani. E a una giovane redattrice, Alessia Scorrano, lasciamo il compito di completare questo articolo, di raccontarci che cosa più l’ha colpita nel discorso di oggi.
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Migliaia di dati riguardo i consumatori vengono trasmessi e condivisi ogni giorno, ma il reale problema non è la diffusione di informazioni, quanto la loro veridicità. Il consumatore ha il diritto di sapere cosa finisce sulla sua tavola, ha il diritto di nutrirsi sapendo cosa va a mettere nel proprio stomaco. Informarsi è la chiave per prendere coscienza di quello che si fa realmente e delle conseguenze possibili, senza camuffamenti. “Le prime cose sulle quali lavorare per migliorare la situazione sono senza dubbio la consapevolezza e l’informazione dei consumatori, senza le quali non è possibile mettere in campo strategie efficaci per combattere il problema dello spreco alimentare”.
Su questo si è posta l’attenzione dell’amministrazione Obama, con il progetto Let’s move, capitanato da Michelle affiancata da Sam Kass, chef e braccio destro degli Obama nell’attuazione delle nuove politiche alimentari. “She’s the star”, ha affermato l’ex presidente, da buon marito orgoglioso, riferendosi a Michelle ai suoi sforzi, che hanno portato dei risultati concreti e che si augura che possa ottenere di più con obiettivi a lungo termine. Simbolo del lavoro della First Lady è stato il famoso orto coltivato personalmente, assieme alla partecipazione attiva di bambini e ragazzi, i quali dovevano assorbire nella maniera più chiara possibile il giusto di nutrirsi.
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