PANE DAL CIELO film indipendente sui senza tetto
Bedeschi Film produce PANE DAL CIELO film indipendente sui senza tetto
PANE DAL CIELO: recensione del film di Giovanni Bedeschi
di Alessandra Basile
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“Pane dal Cielo” sarà proiettato a Milano venerdì 14 dicembre presso la Sala Wagner alle ore 21.
Giovanni Bedeschi è un noto autore di spot pubblicitari (molti i marchi importanti), e di altri lavori video, specie dal 2002, quando ha fondato la Bedeschi Film (www.bedeschifilm.com, la sua società di produzione. Questo è il suo primo lungometraggio. Nell’estratto della mia intervista, Giovanni mi racconta come –perché -quando ha pensato di dar vita al film con un focus su un tema delicato e d’impatto socio-culturale importante, vicino a chiunque. Girato nel 2016 e riconosciuto film d’essai, Pane dal cielo è uscito a Milano il 10/02/2018 al Cinema S. Fedele e ha vinto il premio al Mirabile Dictu (Festival Internazionale del Cinema Cattolico) come miglior film e per la regia.
Il bambino che c’è ..ma non per tutti
Il sottotitolo di questo film, così in linea con il senso più profondo e cristiano del Natale, è ‘la favola del bambino invisibile’. E, in tempo natalizio, la prima immagine che arriva alla mente davanti alla scena della scoperta di un bebè piangente chiuso in un cassonetto dell’immondizia è quella del Cristo appena nato che, nei presepi del mondo, viene appoggiato sulla culla vuota il 24 dicembre alla mezzanotte. Il bimbo del film non è di rilievo strettamente religioso ma smuove umanamente: è bellissimo, dolce e buono, e ha un potere. Infatti, si rende visibile solo ad alcuni, a chi è ricco nell’animo ma non necessariamente nelle tasche del paltò, a chi dunque è aperto a vedere l’animo altrui. Non è possibile fingere davanti a lui: se lo si vede lo si percepisce anche dall’esterno perché i lineamenti del viso si distendono, la pelle si colora di un rosa salute, gli occhi si illuminano e, nei più sensibili, si inumidiscono anche un pò. Chi vede, vede veramente e vede perché vuole vedere.
La morale del film è multiforme, non è quello di ‘Pane dal cielo’ un messaggio finale chiuso ma anzi apertissimo. Mille sfaccettature si possono cogliere, in genere ciascuno recepisce quelle più d’impatto per lui. E di cristiano o religioso c’è solo il senso, ossia, più che un film per la chiesa, è un film sul modo sano, moralmente di sostanza e rispettoso di vivere e convivere che trascende la singola religione o il credo individuale. Non è spinto nel dare i suoi spunti di riflessione questo bel film, al contrario resta per tutto il tempo delicato, anche se la realtà che dipinge, purtroppo, è molto dura e nota a chiunque di noi. La forza del film sta in questo modo di raccontare la storia, in certi momenti un pò fiabesco, in altri realistico, sempre equilibrato.
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Vederlo?
Sì. Credo che prodotti filmici e, torno a lodare l’ “altro” cinema, indipendenti vadano promossi e sostenuti sempre più. Auguro a ‘Pane dal cielo’ di volare alto in Italia e all’estero. Chiudiamo con l’apprezzamento di un volto noto del nostro cinema italiano in uno dei ruoli, Paola Pitagora. Dopo averlo visto la prima volta, ha detto: ‘questo film parla di fede nell’uomo’.
Trailer www.youtube.com/watch?v=LZvJJsFXhaU
Locandina http://iltirreno.gelocal.it/polopoly_fs/1.16631636.1521893460!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/opening_extra_978/image.jp
www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-366e53b6-5ebe-49d7-a7f3-0d2b6d8cde88-tgr.html?fbclid=IwAR2zRgvWD64bHhUklfp0Od5DrdLbG7nSLbOEx-gY-60R9aZEVKgTNkGlHaU#p=0
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