WhatsApp, nuovi guai. Una falsa app inganna gli utenti. Come evitarla
Ancora guai per WhatsApp. Dopo il down del servizio di messaggistica istantanea in quasi tutto il mondo le scorse settimane e gli attacchi hacker ora c’è un’app falsa che potrebbe trarre in inganno gli utenti.
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Il falso WhatsApp
Si tratta di un fake che però nonostante i filtri di sicurezza non è stato possibile rimuovere subito. Ora però dopo le segnalazioni degli utenti la falsa applicazione è stata rimossa. Quella originale si chiama WhatsApp Messenger. Quella falsa invece poteva avere dei virus che avrebbero potuto danneggiare i cellulari che la avessero scaricata.
La falsa app è stato però scaricato da 100.000 utenti. I servizi di sicurezza di Google non sono riusciti ad individuare il fake che è stato pubblicato nel Play Store.
Attacchi hacker contro WhatsApp
Non è la prima volta che l’app deve far fronte ad attacchi hacker che mettono a rischio il servizio e gli utenti. Qualche settimana fa un messaggio chiedeva l’aggiornamento dei dati personali e il pagamento di una somma per il rinnovo.
Un altro falso messaggio come specificato dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook. Innanzitutto perché per iscriversi l’unico dato richiesto è il numero di smartphone, nessun dato personale, nome utente o password.
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Per quanto riguarda il pagamento di una somma già da un anno WhatAspp è accessibile gratuitamente senza alcun abbonamento al servizio e corrispondente rinnovo.
Una mail da WhatsApp con un virus potentissimo
Qualche mese fa invece una email che arrivava presumibilmente da WhatsApp in realtà conteneva un virus potentissimo. L’oggetto dell’email era “chiamata persa”. Non bisognava aprire assolutamente la mail ma cancellarla immediatamente, eliminandola subito anche dal cestino. Nel corpo della mail era inserito un “nuovo messaggio vocale” con addirittura un tasto “play” per poterlo avviare. Se si cliccava, il dispositivo veniva infettato perché si attivava un pericoloso virus.
WhatsApp sempre più nel mirino di attacchi hacker, gli utenti sono allertati. Il consiglio è di non comunicare dati personali mai richiesti dall’app né di aprire file sospetti.
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