Vivendi tende la mano a Mediaset: facciamo un accordo
Vivendi offre un ramoscello d’ulivo a Mediaset. Il gruppo francese delle telecomunicazione ha detto di aver sempre voluto un accordo con Mediaset, lo vuole ancora “ed adesso che siamo i secondi azionisti ci sono ancora più ragioni per cui dovremmo trovarlo”.
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Ma il gruppo del Biscione fa sapere attraverso il vicepresidente e Ceo di Mediaset Pier Silvio Berlusconi: “Qui siamo e qui restiamo. “Io, mio padre e la mia famiglia abbiamo la volontà assoluta di difendere l’azienda in tutti i modi e ad ogni costo. Non arretriamo”. E rifiuta qualsiasi trattativa e considera ostile, nei fatti, la scalata dei francesi di Vincent Bolloré.
Il governo starebbe valutando di frenare la scalata dei francesi e starebbe valutando un ingresso nel capitale Telecom per bloccare una ipotetica cessione della quota in mano ai francesi a Orange.
La Consob sta seguendo con molta attenzione le mosse del gruppo francese e ha sentito il ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine che ha assicurato che le azioni di Vivendi sono ispirate alla massima trasparenza e al rispetto delle normativa. E ha ribadito l’intenzione di costruire un grande gruppo delle telecomunicazioni.
Per l’amministratore delegato, Vivendi “ha cominciato a costruire un forte legame con queste meravigliose aziende italiane perché ci sentiamo francesi e anche italiani. Abbiamo una storia in comune, un Dna in comune, una cultura condivisa neolatina”.
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La Consob, Agcom e la Procura hanno acceso un faro sull’operazione. Ma i tempi di delle istruttorie potrebbe essere più lungo e quindi potrebbe scattare prima l’obbligo dell’Opa.
Ma non sono tutte brutte notizie per Mediaset. Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati dal Biscione, oltre che Premium, Lega Calcio, Sky e Infront, e ha annullato la multa da 51 milioni che l’Antitrust aveva inflitto a Mediaset per la gara per i diritti tv della serie A per il triennio 2015-2018.
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