Uber, sospesi i test dei veicoli autonomi a San Francisco

Le 16 Volvo XC90 con sistema di guida autonoma appartenenti a Uber non sono più autorizzate alla circolazione. Il problema sulle strade di San Francisco sarebbe la regolamentazione.

Il Dipartimento dei veicoli motorizzati (Dmv) degli USA ha sequestrato il libretto di circolazione alle auto. La startup ha continuato i test sostenendo di non aver bisogno di altre autorizzazioni.

La motorizzazione contesta il fatto che in California non possano viaggiare automezzi condotti «senza l’attivo e fisico controllo di un essere umano».

Secondo Uber però le vetture non sono da considerarsi una self-driving car al 100%. I test potranno continuare dopo l’opportuna dichiarazione da parte dell’azienda.

Progressi delle auto senza conducente

La tecnologia delle auto senza conducente sembra essere legate specialmente ai business di car sharing. Quello che ne ha la visione pratica più futurista è Frank M. Rinderknecht.

Il fondatore di Rinspeed presenterà il suo rivoluzionario progetto alla fiera del CES 2017. Il modello fonde elementi dell’interior design all’abitacolo di un’auto contemporanea. Scompare naturalmente la postazione del guidatore.

Lo spazio per il volante è stato sostituito con un tavolino per poter mangiare a bordo. L’auto potrà diventare una fonte di reddito passivo impiegandola nei servizi di car sharing come Uber. Sarà sufficiente usare la connettività via web per controllare e sapere tutto sul nostro veicolo.

I veicoli autonomi della concorrenza di Uber

Uber non è da solo in questa corsa all’auto senza conducente. John Krafcik, CEO di Waymo, nata dalle ceneri di Google Car, guida dal 2015 un progetto simile per l’azienda. Waymo ha appena concluso una partnership non esclusiva con Fiat Chrysler.

I minivan ibridi Chrysler Pacifica dell’azienda italo-americana sono cento, attualmente in fase di test. L’azienda intende esportare il sistema di guida anche per altri produttori automobilistici.

Intanto sono pronti ad operare nel settore anche BMW, Apple, Ford, BlackBerry, Intel e diversi altri nomi. Grandi nomi non più appartenenti solo al settore automobilistico tradizionale.