San Marino, capitale dell’innovazione, lancia un nuovo Decreto Blockchain
di Letizia Dehò
È stato inaugurato il Decreto Blockchain della Repubblica di San Marino: risultato di un anno e mezzo di lavoro che sta già dando i frutti sperati. Una proposta che garantisce di operare nelle applicazioni della Tecnologia del Registro Distribuito con maggiore trasparenza, chiarezza e semplicità e attraverso norme precise e ben comprensibili per diventare il miglior partner legislativo degli innovatori.
Sergio Mottola (Presidente di San Marino Innovation) dice: “una delle maggiori urgenze di chi desidera operare in
SAN MARINO
In questo modo Andrea Zafferani (Segretario di Stato) ricorda la potenzialità di San Marino: “Siamo la Repubblica più antica del mondo e siamo orgogliosi di iniziare una trasformazione guidata dalla tecnologia.
Il nostro obiettivo è quello di far crescere il settore dell’innovazione che è al centro della nostra strategia di sviluppo. Vogliamo rendere il nostro paese un hub tecnologico a livello internazionale e un partner legislativo per tutti coloro che vorranno sviluppare i propri progetti blockchain nella nostra realtà, potendo ritrovarvi un terreno fertile e un quadro giuridico ideale”.
San Marino Innovation
Rappresenta infatti una società di Stato che gode anche di tutte le libertà pari ad un privato. Contemporaneamente un organo di supervisione del mercato con potere di controllo, di sanzione e di interfaccia.
San Marino diventa una sorta di ecosistema in continuo movimento, dialogo e collaborazione con gli attori di questa innovazione tecnologica .
Panorama normativo internazionale
Confrontandosi e prendendo spunto da questi esempi, lo scopo è stato di creare una tecnologia dal respiro internazionale e posizionare San Marino come uno dei centri di eccellenza a livello mondiale.
Token e trust
In questo caso i token considerati sono stati i token di utilizzo e di investimento: i primi permettono l’accesso del fruitore ai servizi di un’impresa, i secondi sono strumenti connotati a seconda dello strumento sottostante (azioni,…).
Questa disposizione non prevede le criptovalute (tra cui i token di pagamento) perché ancora molto legate alle regole del mercato monetario. Una politica che tiene insieme anche l’utilizzo del trust, come veicolo per la gestione dell’attività di emissione dei token. L’obiettivo rimarcato è, ancora una volta, trasparenza ed efficienza.