AIME e Fondazione Felicita Morandi
Questi sono giorni tristi, un’altra atrocità ha colpito e ucciso una donna, Giulia. Un delitto efferato, l’ennesimo compiuto dal proprio compagno. Una strage che sembra non aver fine. Nel 2023 assistiamo ancora a comportamenti violenti contro le donne. Non possiamo più accettare, e non vogliamo più ascoltare notizie di cronaca di femminicidi, di soprusi e atteggiamenti irrispettosi verso le donne.
La violenza sulle donne, che spesso avviene tra le mura domestiche o addirittura, come nel caso di Giulia, tra giovani coppie, deve indurci ad assumere senza se e senza ma tutte le opportune attenzioni, deve spingere tutti a non girarsi dall’altra parte. Anche il più semplice, apparentemente atteggiamento irriverente verso le donne deve spingere chi le sta intorno ad alzare l’attenzione per cogliere in tempo i segnali di pericolo.
Denunciare subito, è fondamentale per evitare tali tragedie, ma altrettanto importante non far sentire sole le donne, anzi tutti dobbiamo incoraggiarle e sostenerle. Dobbiamo contribuire a combattere la violenza sulle donne creando una cultura del rispetto. Dobbiamo evitare che dopo aver denunciato il partner, la donna si senta sola, sia sul piano personale, emotivo ma anche economico. Dobbiamo ricordarci che una donna senza una propria autonomia economica e il sostegno della società che la circonda, farà più fatica a riprendere in mano la propria vita.
Condanniamo con forza questo delitto e tutti i femminicidi, ma vogliamo fare qualcosa di più. Vogliamo mettere in campo – dichiara Graziella Roncati Pomi Vice Presidente Vicaria di Aime – tutte le nostre forze, competenze e professionalità a fianco delle donne ed offrire un sostegno concreto alle donne vittime di violenza che hanno bisogno di trovare lavoro e che si trovano in profonda difficoltà economica.
Per questo Aime e Fondazione Felicita Morandi hanno sottoscritto una collaborazione per promuovere iniziative concrete di solidarietà sociale a sostegno della lotta contro la violenza di genere, lavorare assieme per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sui questi temi e creare opportunità lavorative per le donne vittime di violenza.
“La violenza contro le donne è una piaga sociale spesso figlia di una cultura patriarcale “, ha dichiarato il Segretario Generale di AIME, Gianni Lucchina. “Con questa collaborazione vogliamo dare il nostro contributo per combattere questo fenomeno e aiutare le donne vittime di violenza a reinserirsi nel mondo del lavoro“.
“Siamo felici di questa collaborazione con AIME“, ha dichiarato la Presidente di Fondazione Felicita Morandi, Giovanna Scienza. “Insieme possiamo fare molto per sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere le donne vittime di violenza a riprogettare il loro futuro “.
Le attività della collaborazione consistono:
- Informazione e sensibilizzazione: AIME e Fondazione Felicita Morandi organizzeranno eventi e campagne di sensibilizzazione per informare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere.
- Creazione di una rete con il mondo delle imprese: AIME e Fondazione Felicita Morandi promuoveranno l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza attraverso la creazione di una rete con le imprese del territorio.
Un impegno concreto per un futuro migliore
AIME e Fondazione Felicita Morandi sono convinti che la collaborazione tra il mondo delle imprese e le organizzazioni che si occupano di lotta alla violenza contro le donne sia fondamentale per costruire un futuro migliore per tutte le donne, offrendo loro concrete opportunità di riscatto.
PROGETTO D.E.A. (Donne Empowerment Accoglienza) un progetto ideato con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto alle donne vittime di violenza nella ricerca di una casa e di un lavoro affinche´ possano riconquistare la propria autonomia e indipendenza economica.
IL Progetto DEA (Donne, Empowerment, Accoglienza) e` un progetto ideato con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto alle donne vittime di violenza che hanno bisogno di trovare lavoro e che si trovano in profonda difficolta` economica. Il progetto DEA e` stato approvato da Fondazione Cariplo, nell’ambito dei progetti emblematici territoriali 2021, e verra` finanziato con un contributo del 50% pari ad 80.000 euro. Il progetto avra` una durata complessiva di 24 mesi e punta alla presa in carico di circa 30 donne. Il Progetto nasce dall’analisi dei dati che Fondazione Felicita Morandi ha raccolto sul campo. Le indagini hanno evidenziato che dopo gli interventi emergenziali (forniti da centri antiviolenza e case rifugio) la maggior parte delle donne fatica a rimettersi in carreggiata dopo la violenza, poiche´ solo il 2% di loro riesce a trovare un lavoro stabile.
E` solo grazie a un lavoro che le donne possono ricominciare vivereriprogettare il loro futuro. Senza lavoro non c’è indipendenza.