Nuovo profilo del Principato di Monaco con l’espansione offshore
Entro la fine del 2018 i contorni dell’espansione in mare del Principato di Monaco dovrebbero essere visibili al pubblico.
Nella foto il rendering – fonte: Visual BouyguesTP
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E’ terminato il lavoro sott’acqua. Questi prossimi mesi disegneranno i contorni visibili del futuro distretto di Monaco. Anche se il dragaggio del fondo è lievemente in ritardo, il programma in generale dovrebbe essere rispettato. Dopo un anno e mezzo di lavoro sottacqua, dragando i fondali dei loro sedimenti e prelevando, poi reimpiantando, le specie vegetali protette, il 2018 sarà quello della materializzazione “visibile” dell’estensione in mare.
Se i sei ettari di terra conquistati sul mare saranno consegnati entro il 2025, come da progetto approvato, la famosa cintura di casse installata per delimitare il patrimonio immobiliare – e vegetale – sul mare sarà visibile a fine anno. La frontiera del Principato si allontana dalla costa e aggiunge un’area totale a del 3% in più. Una bella cifra in termini economici, visto quanto costa oggi un metro quadro di proprietà immobiliare a Montecarlo.
IL PROGETTO
Il progetto di estendere il Principato di Monaco sul mare è un progetto colossale, di cui si parla già da qualche anno, che dimostra ancora di più gli obiettivi di crescita della piccola nazione mediterranea. Rivela anche la geniale creatività di architetti e ingegneri. Con un budget di un miliardo di euro la società Bouygues Construction si è presa l’impegno di realizzarlo nel modo migliore.
Il Principe Alberto II ha studiato il progetto di urbanizzazione Monaco Extension by Sea a fondo. In realtà, si tratta di creare un nuovo spazio vitale di circa 6 ettari attraverso un’estensione sul mare, che tiene conto sia dello sviluppo sostenibile, sia della protezione dell’ambiente. In breve, il progetto riunisce abitazioni, strutture pubbliche, un parcheggio pubblico, un porto turistico, l’estensione del forum Grimaldi, un parco vegetale e una passeggiata costiera con un giardino giapponese.
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GLI ASPETTI TECNICI
In termini tecnici, gli ingegneri hanno scelto di fare costruzioni marine con un backfill circondato da una cintura di 18 cassoni trapezoidali in cemento armato; l’altezza è di 26 metri e ciascuno pesa più di 10.000 tonnellate, oltre la camera di smorzamento. In altre parole, ci sarà del lavoro da fare. Stiamo parlando della creazione di una pavimentazione di 5,8 ettari.
Il progetto è talmente vasto che la data di consegna della prima fase è il 2022 e la fine dello sviluppo è prevista per il 2025. Per facilitare il lavoro e ridurre i tempi di costruzione, vengono utilizzati materiali prefabbricati che ridurranno anche i problemi di trasporto eventualmente creati da forti ondate. Nonostante la protesta iniziale di molte associazioni ambientali, il progetto ha saputo dimostrare la sua neutralità nei confronti dell’eco-sistema.
GLI ASPETTI AMBIENTALI
Una parte importante di questo progetto è proteggere l’ambiente e preservare le biodiversità, specialmente quelle marittime. Non dimentichiamo che la Riserva Naturale del Larvotto e la Cascata Speleige sono a pochi metri. Architetti come Denis Valode e Renzo Piano hanno scelto edifici piuttosto leggeri, discreti e trasparenti. In definitiva, l’estensione sul mare deve apparire come un luogo che esiste da molto tempo e non è stato creato da zero, con edifici che sappiano integrarsi con la natura e che non offuschino la bellezza del mare.
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