Milano. Peter Pan al Teatro degli Arcimboldi
“PETER PAN”, UNA FAVOLA SENZA TEMPO
di Chiara Pedretti
È tornato nuovamente in scena Peter Pan, il musical tutto italiano su musiche di Edoardo Bennato, con la regia di Maurizio Colombi, a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Rispetto alle edizioni viste in precedenza, lo spettacolo è sostanzialmente invariato, ma il cast invece presenta delle novità.
È tornato nuovamente in scena Peter Pan, il musical tutto italiano su musiche di Edoardo Bennato, con la regia di Maurizio Colombi, a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Rispetto alle edizioni viste in precedenza, lo spettacolo è sostanzialmente invariato, ma il cast invece presenta delle novità.
A livello registico, il lavoro risulta interessante, anche se non lo si vede per la prima volta: la trama è molto fedele alla fiaba, in particolare rispetto alla versione cinematografica della Walt Disney. Pur essendo in teatro, si fa non poco uso della tecnologia: la retroproiezione per illustrare il viaggio verso l’Isola Che Non C’è; la fatina Trilly che viene resa con un raggio laser. Il tutto però non stona con la teatralità che lo spettacolo deve mantenere. I personaggi volano, ovviamente sostenuti da corde invisibili, ma l’effetto è comunque piacevolmente sorprendente, specialmente per i bambini in sala.
LA REGIA
Il regista Maurizio Colombi inserisce diversi doppi ruoli: il narratore iniziale (impersonato anche da lui stesso nelle precedenti stagioni) è l’anima del coccodrillo che insegue Capitan Uncino dopo aver assaggiato la sua mano sinistra; il padre dei tre ragazzi Darling è anche Capitan Uncino; il “bobby” che pattuglia il parco nella prima scena è successivamente il pirata Spugna. Insomma, un po’ “Schiaccianoci” versione Nureyev, dove il Mago Drosselmeyer si rivela poi essere il Principe sognato da Clara, la protagonista.
I PERSONAGGI
Nel ruolo del titolo, Giorgio Camandona raccoglie la difficilissima eredità del personaggio che fu di Manuel Frattini, il principe del musical italiano, per cui lo spettacolo era stato pensato e creato su misura. Un Peter un po’ lento il suo, un po’ appesantito, poco folletto, poco eterno bambino. Bella voce senza dubbio, grande impegno, ma manca della dolcezza e della poesia che ne fanno un personaggio da favola. Il suo Peter Pan è molto reale, è un ragazzino vero, in carne ed ossa, forse troppo; il ruolo di Wendy è ancora di Marta Rossi, una delle poche figlie di Maria (De Filippi, però) che abbia negli anni dimostrato un vero talento: molto convincente, brava, spigliata, a suo agio, bella voce, sorriso contagioso, non cala mai. Un bravissimo, come sempre del resto, Emiliano Geppetti è Capitan Uncino: dopo Claudio Castrogiovanni e Pietro Pignatelli, anche per lui un’eredità pesante, ma si rivela davvero ottimo: dopo Lumière (La Bella e La Bestia), Ciuchino (Shrek), Simone e Pilato (Jesus Christ Superstar), un ruolo decisamente congeniale all’artista livornese. Completano il cast il simpatico Jacopo Pelliccia nel ruolo di Spugna. Il corpo di ballo è formato da buoni elementi. Un solo dettaglio: non abbiamo visto le coreografie. Sequenze semplici, scontate, di basso livello; il cast meritava molto di più. Peccato!
Teatro Degli Arcimboldi
viale Dell’Innovazione 20, Milano
dall’8 al 13 gennaio
da martedì a venerdì, ore 21.00; sabato ore 17.00 e 21.00; domenica ore 11.00 e 17.00
biglietti da EUR 23,00 a EUR 63,00
www.teatroarcimboldi.it