The Nemesis il nuovo Blockchain Gaming che rivoluziona l’esperienza pubblicitaria
Dalla passione di due giovani imprenditori nasce la piattaforma rivoluzionerà per sempre il mondo del web e si chiama The Nemesis.
The Nemesis: la rivoluzione dell’adv passa dal gaming
Un progetto destinato a cambiare l’idea di gaming, realtà virtuale e adv. Si chiama The Nemesis ed è frutto del sodalizio tra Alessandro De Grandi, CEO e Riccardo Zanini, COO, accomunati da un’indole visionaria che li ha portati a fondare la loro prima azienda intorno ai 20 anni.
Cos’è The Nemesis?
(Alessandro De Grandi) «The Nemesis lancia un nuovo modo di concepire il web, fondato sulle esperienze e non più solo sui contenuti. Alla base c’è la possibilità di creare ambienti virtuali personalizzati, interattivi e fruibili da web e mobile. La rivoluzione partirà dalla classica battle royale diventata famosa grazie a colossi come Fortnite e Apex Legend, ma interesserà tutti i settori»
Come si è sviluppata la piattaforma?
(A.D.G.) «The Nemesis nasce dal sogno di offrire esperienze interattive alla portata di tutti. La tecnologia si basa sui migliori ambienti di sviluppo per piattaforme di gioco perché il gaming è l’ecosistema ideale per un progetto di questo livello. Dopo diversi anni di progettazione, oggi siamo pronti per scalare rapidamente il mercato mondiale»
A che tipo di mercato si rivolge The Nemesis?
(R.Z.) «The Nemesis cavalca l’onda della digital democracy e sfrutta le opportunità della blockchain per rivoluzionare il web. Vogliamo aggredire per primi i settori del gaming e della virtual reality, che insieme cubano più di 200 miliardi di USD con una crescita destinata a raddoppiare entro il 2021. Il vantaggio è che si tratta di mercati con utenti già educati all’uso di tecnologie innovative»
Quali sono gli aspetti più innovativi della piattaforma?
(A.D.G.) «The Nemesis ha la capacità di coinvolgere l’utente a 360° con esperienze continue online e offline. Un esempio? Corri nella vita reale e il tuo avatar corre più veloce anche nel mondo virtuale.
Si può trovare la versione virtuale di un prodotto online, nell’arena di gioco, oppure offline, in uno spazio fisico esplorabile con la realtà aumentata.
Questa rivoluzione interesserà molteplici ambiti, applicabili anche al b2b. Ad esempio cambierà il concetto di adv: The Nemesis sostituirà i vecchi e fastidiosi banner con vere esperienze interattive per migliorare l’efficacia della comunicazione»
(R.Z.) «Un ulteriore elemento distintivo è l’ecosistema finanziario su cui si basa The Nemesis. Per tutte le transazioni interne utilizziamo il token NEMS, una moneta dal valore stabile per operazioni sicure a vantaggio non solo del giocatore, che monetizza le sue abilità e spende i NEMS per i suoi acquisti, ma anche dell’investitore, che accede a un innovativo modello di business focalizzato sul ROI di breve-medio periodo»
Come avete finanziato l’operazione? È aperta a nuovi investitori?
(A.D.G.) «Una volta validata la tecnologia, abbiamo coinvolto alcune delle migliori figure professionali del settore per costituire il progetto e studiare una formula di investimento innovativa con una una prevendita privata senza i rischi del modello ICO, in cui non crediamo»
(R.Z.) «Da subito abbiamo suscitato l’interesse di investitori qualificati a livello internazionale e provenienti da Emirati Arabi, Svizzera ed Europa dell’Est, che hanno captato le enormi potenzialità di scalabilità della piattaforma. Abbiamo già raccolto importanti soft commitment, ma l’attuale round equity è ancora aperto»
Quali opportunità offre il progetto ad un potenziale cliente b2b?
«The Nemesis lancia un modo nuovo di fare marketing in cui le esperienze interattive colpiscono l’utente con un’impronta emozionale ed anticipano l’azione d’uso del prodotto, che diventa più familiare.
Oggi l’adv digitale prevede banner in rotazione o video roll che ci bombardano durante la navigazione web o l’uso di app; queste inserzioni, per quanto profilate, risultano invasive e ci costringono ad una visione statica e forzata.
The Nemesis sfrutta il concetto di gamification per costruire attorno al brand una dinamica che incoraggia l’utente a vivere e provare il prodotto nella sua versione virtuale, per ottenere un vantaggio o anche solo per puro divertimento!
Per esempio, bere virtualmente un energy drink può davvero mettere le ali ad un avatar, per farlo saltare più in alto. L’utente non è più uno spettatore inerme ma un fruitore attivo e consapevole del messaggio che viene veicolato quando c’è un alto livello di attenzione. La comunicazione è più efficace ed aumenta la brand awareness»
Come dobbiamo immaginare una campagna pubblicitaria su The Nemesis? Avete già raccolto adesioni?
«Proponiamo numerose tipologie di sponsorizzazione. Possiamo citare due fra le campagne più interessanti, sempre riflettendo il dualismo online-offline promosso dalla piattaforma. In termini digitali, si può creare un concept store all’interno di un mondo virtuale dedicato, in cui l’avatar possa interagire con la versione 3d del prodotto e procedere all’acquisto su The Nemesis, usando i suoi NEMS, oppure su un e-commerce esterno tramite referral link.
In termini analogici si può creare, nel mondo reale, una caccia al tesoro di un oggetto virtuale in stile Pokémon GO, in cui l’utente possa cercare nella realtà i prodotti del brand posizionati allo scopo di portare le persone ad un evento o dentro ad un negozio fisico.
Abbiamo già raccolto diverse adesioni per l’apertura di concept store che spaziano dal settore delle calzature al mondo del calcio»
Che futuro vedete per The Nemesis?
«Crediamo fermamente che il modello di business, l’asset tecnologico, l’evoluzione del mercato e la competenza dei profili che lavorano al progetto, siano i giusti ingredienti per portare The Nemesis nel quotidiano di milioni di persone in tutto il mondo prima di quanto si possa pensare.
Da qualche settimana abbiamo lanciato la prima beta riservata e col nuovo anno rilasceremo definitivamente la piattaforma e le applicazioni per iOS e Android.
Chi volesse diventare un Ambassador può visitare thenemesis.io e prendere parte ad una rivoluzione dove l’unico vero limite è l’immaginazione»