The Information. Come sta cambiando il mondo dei giornali
Quando The Information è stato lanciato nel 2013, l’obiettivo era di pubblicare articoli esclusivi e approfondimenti – solo uno o due al giorno – con contenuti stringati e riassunti ben fatti delle notizie più significative. “È per il pubblico che non si limita a leggere i titoli, ma per chi vuole approfondire i temi trattati,” aveva dichiarato la fondatrice e CEO Jessica Lessin a All Things D, il sito tecnologico un tempo legato al Wall Street Journal, ma oggi completamente svincolato dalla nota testata finanziaria.
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Mentre testate di tutto rispetto come il Washington Post o il New York Times sono riusciti un po’ di tempo fa a riportare i propri lanci di primo mattino su Snapchat Discover, la soluzione proposta da The Information è leggermente diversa.
Entrambe le vie sono possibili, a voler applicare quanto affermato da Thomas Cilius, fondatore e CEO di Snaplytics: “I Millennials non leggono i siti web dei giornali, ma molti di loro leggono la maggior parte delle notizie sui social media.” Ma i tempi cambiano, come ci ricorda Laura Hazard Owen sull’autorevole sito www.niemanlab.org a proposito del nuovo servizio Briefing lanciato l’anno scorso da The Information.
Del resto i due brand All Things D e Re/code oggi si sono trasformati in un’unica realtà: Recode. Che cosa dire allora di “The Information”? Non sta riducendo l’attenzione sui report esclusivi, ma riconosce che per un pubblico che si preoccupa di leggere velocemente i titoli può essere utile qualche riepilogo. Ecco perché, per stimolare la lettura di articoli o riassunti, i lanci dei “briefings” appaiono un po’ provocatori al giorno d’oggi. Anzi, le newsletter via email sono assolutamente vincenti (ad esempio le e-mail Morning Briefing del New York Times arrivano a 1,5 milioni di abbonati, in questo caso su Snapchat).
Così già da più di un anno Jessica Lessin ha modificato con successo il suo prodotto aggiungendo “Briefing”, qualcosa che gli abbonati avevano chiesto fin dall’inizio. Jessica Lessin al lancio di questo nuovo servizio aveva dichiarato: “Volevo assicurarmi che il nostro team fosse abbastanza grande e avessimo l’esperienza sufficiente per offrire qualcosa di prezioso con continuità.”
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Ogni articolo in Briefing rimanda a un articolo, con uno dei reporter di The Information che lo commenta, lo collega ad altri o ne sottolinea gli aspetti innovativi, ne considera le sfaccettature e le eventuali pecche o interpretazioni tendenziose. “È il modo in cui cerchiamo di informare i nostri iscritti sulle notizie che non scriviamo noi”.
Il Briefing viene aggiornato costantemente nel corso delle 24 ore (dai giornalisti di Hong Kong, San Francisco e New York) e la versione email per gli abbonati è la versione definitiva. The Information potrebbe coinvolgere anche gli abbonati nella creazione di Briefing. “In Slack, gli abbonati ci suggeriscono sempre articoli”, aveva detto Jessica Lessin.
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