Nasce a Milano la Fondazione Spremberg, nuova iniziativa di Stefano Spremberg, campione mondiale di canottaggio e imprenditore milanese, volta a promuovere la passione per lo sport e l’inclusione sociale di ragazze e ragazzi disabili di tutte le età.
Intervista a Stefano Spremberg
Eletto di recente Presidente della Canottieri Milano che gli ha dato i natali formativi e ne ha avviato la crescita professionale, Stefano Spremberg mette a disposizione della Fondazione tutta la sua esperienza per far vivere un progetto all’insegna dei valori dello sport e dell’impegno sociale.
“La mia storia è un percorso che intreccia tre tappe salienti” ci confida Stefano Spremberg. “Prima di tutto lo sport, rappresentato nel mio caso dal canottaggio, l’elemento chiave per la formazione della mia personalità e per il mio sviluppo fisico e mentale: mi ha insegnato valori fondamentali come lealtà, rispetto e tenacia”.
Come è nata la sua passione per il canottaggio, che è uno dei simboli della tradizione milanese?
Stefano Spremberg sorride. “È iniziato tutto per far piacere a mia nonna: avevo appena iniziato e, mentre stavamo guardando una prestigiosa competizione in televisione, mi disse che un giorno le sarebbe piaciuto vedermi vincere su uno di quegli equipaggi. Da quel pomeriggio mi sono allenato dando fondo a tutte le mie forze, promettendomi di salire su una barca che potesse essere inquadrata affinché la mia nonnina, ormai anziana, potesse vedermi. Così fu: e lei , mi raccontò mia mamma, quel giorno toccava lo schermo dicendo “questo è il mio Stefano”. Quando l’ho saputo è stato per me più premiante di qualsiasi vittoria e mai nella mia vita mi sono sentito cosi orgoglioso.”
Il suo impegno nel canottaggio è culminato con la vittoria dei campionati mondiali per quattro anni consecutivamente…
“Vorrei riversare questo stesso impegno nella Fondazione per portare i giovani a scegliere il proprio sport e a realizzare un sogno” conclude.
Una storia di successi. Dalle pietre preziose agli immobili
Sensibilità per i mercati emergenti e fiuto imprenditoriale hanno permesso a Stefano Spremberg di entrare nei settori più diversi, dal commercio di pietre preziose in Vietnam sino ai recenti investimenti strategici nel settore di infissi e serramenti, passando per “Palazzi Cieloterra”, la sua società immobiliare di investment management con una lunga storia di successi, che ha recentemente aperto i nuovi uffici a Milano in Via Albricci: una società di investimenti e servizi immobiliari che si occupa principalmente di grandi progetti di riqualificazione di immobili mediante ristrutturazione o nuova edificazione per poi valorizzare i beni tramite locazioni o vendite frazionate. La società, in fase di ulteriore sviluppo, concentra prevalentemente la sua operatività nel centro di Milano e in altre aree di interesse del capoluogo lombardo, così come in altre top location quali le zone fronte mare in Liguria e il centro di Roma.
Stefano Spremberg e lo sport
Lo sport è una piattaforma di vita per affrontare sfide e superare ostacoli, educa a valori come la lealtà, il fair play, il rispetto e la condivisione di aspirazioni. Forgia un modello di vita che non lascia spazio a soluzioni facili né a scorciatoie. Insegna anche a perdere e ad accettare la sconfitta con umiltà. Prepara a ricominciare con più impegno per progredire lavorando sui propri errori. Vedere miglioramenti nelle proprie abilità e crescere raggiungendo gli obiettivi può trasferirsi positivamente anche in altre aree della vita.
È uno strumento di inclusione sociale perché accoglie chi lo pratica senza personalismi, include ed appassiona. Promuove l’amicizia, perché porta tutti a dare qualcosa di sé stessi e ad essere generosi verso i compagni di squadra, offre l’opportunità di interagire ed integrarsi abbassando qualunque barriera. Forma il carattere, insegna che le difficoltà possono essere superate e che il successo si raggiunge attraverso l’impegno e la dedizione. In sintesi, lo sport rappresenta un elemento cruciale per il benessere fisico, sociale e psicologico dei ragazzi.
La Canottieri Milano si rinnova
Fondata nel 1890, Canottieri Milano apre inizialmente al nuoto, trasformando la darsena in piscina regolamentare, per poi ampliare ai tuffi e, successivamente, ad altre specialità sportive quali canotaggio, pallacanestro, pallanuoto e tennis sino ad includere, negli ultimi anni, l’organizzazione di camp estivi per i ragazzi.
I nuovi progetti, tutti all’insegna della sostenibilità, dell’amore per lo sport e del rispetto per l’ambiente, rendono ancora più vivace la proposta di questa storica istituzione milanese che presto potrà contare su una nuova piscina coperta di 33 x 25 con nuovi spogliatoi, affiancata a quella olimpionica già esistente, 2 campi da padel e 1 campo da pickleball. Sono già in programma anche la realizzazione di 1 un nuovo palazzetto di basket con tribune e spogliatoi, una terza palestra per implementare i corsi di fitness, yoga e ginnastica, la costruzione di un nuovo pontile per la scuola di canoa e la riqualificazione delle aree verdi, dove si ipotizza la creazione di un orto, che potrà essere utilizzato a scopo didattico per i bambini e, allo stesso tempo, supportare il ristorante.
La recente riapertura del ristorante, dopo una attenta ristrutturazione e il cambio di gestione, ha ancor più nobilitato un’oasi culinaria incastonata nel verde, in perfetta armonia con la filosofia della Canottieri. L’ambiente accogliente con un fantastico dehors, cattura l’essenza della nostra società offrendo un rifugio gastronomico dove gusto, natura e tranquillità si fondono armoniosamente.
Sostenibilità e rispetto per l’ambiente, valori prioritari dei soci, hanno definito le linee guida di questi ultimi progetti, scegliendo materiali sostenibili e prevedendo l’impiego sia della geotermia che di un impianto di pannelli fotovoltaici come soluzioni per il riscaldamento e il raffrescamento. Dopo la pandemia, la Canottieri Milano ha avviato molti nuovi progetti che rendono ancora più vivace la sua proposta, tutti all’insegna della sostenibilità, della passione per lo sport e del rispetto per l’ambiente. È inoltre allo studio anche un secondo ingresso rivolto verso Via Savona, con la speranza di vedere approvata la fermata Canottieri della linea di metropolitana leggera S9.
Nell’immagine: l’otto Pesi Leggeri campione del mondo a Nottingham nel 1986. Maurizio Losi, Michele Savoia, Vittorio Torcellan, Stefano Spremberg (con le braccia alzate), Massimo Lana, Carlo Gaddi, Andrea Re, Fabrizio Ravasi, Massimo Di Deco (timoniere).
La Fondazione, espressione dei valori che da sempre animano le sue scelte di imprenditore e di sportivo, rappresenta per Stefano Spremberg sia un punto d’arrivo che una nuova partenza. Così come nello sport, dove la conquista di una posizione apre all’impegno per la gara successiva e al raggiungimento di nuovi traguardi, la Fondazione è la nuova sfida di un campione che ha trovato il suo posto nel mondo, nello sport, nel lavoro e nella vita, senza mai dimenticare il senso degli altri.