Social media e comunicazione degli asset manager
Come cambia la comunicazione degli asset managers nell’era dei social media? Focus Risparmio propone un’analisi dei numeri, delle strategie e delle tendenze dell’incrocio tra social network e gestione di fondi con una serie di tre articoli che mettono a confronto i principali protagonisti del settore.
“A conti fatti, quando andiamo a verificare la presenza degli asset manager sui social network, notiamo che siamo a livelli embrionali” dichiara Eugenio Montesano in suo primo articolo sullo Speciale Social Media pubblicato da Focus Risparmio. “I social network sono parte integrante della nostra vita, non solo privata ma anche professionale” aggiunge Daniela Mase, Socio fondatore di Eos Comunica. “Prescindere da essi significa, in parte, ignorare il mondo nel quale viviamo e nel quale tutti i player del mercato si muovono “.
Anche secondo Claudio Cosetti, partner dell’agenzia di relazioni pubbliche Barabino & Partners, non dotarsi di una strategia social per non rischiare passi falsi a livello comunicativo può costituire un approccio troppo guardingo. “La brand equity – il valore del brand costruito negli anni – rischia di essere intaccato costantemente e da qualsiasi attività di comunicazione si porti avanti”, afferma Cosetti.
LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
Gli esperti italiani della comunicazione finanziaria concordano nell’affermare che non esistono social network giusti o sbagliati. La sfida, per ciascuna società e per gli asset manager, è quella di trovare gli strumenti che meglio si adattano alla proprie strategie di comunicazione. Proseguendo la panoramica in un secondo articolo, entrando nello specifico dei differenti canali social, Eugenio Montesano si chiede: quali sono quelli su cui le sgr italiane sono più attive? E come articolano le strategie di gestione dei canali social per lasciare il segno in modo originale e strategico?
“Sicuramente vogliamo parlare agli intermediari, ma la cultura si fa anche verso il cliente finale”, afferma Tommaso Tassi, senior business development manager di Aberdeen Standard Investments. “Sui social media la parola chiave è engagement. Abbiamo una presenza su tutti i principali canali, e in particolare puntiamo su Twitter e LinkedIn.
Quest’ultimo rappresenta la segmentazione per il mercato italiano del canale globale e conta oggi circa 48mila connessioni di professionisti del risparmio, mentre in meno di due anni Twitter ha raggiunto quota 21.500 follower che rispondono, twittano, commentano quotidianamente i nostri post, che pubblichiamo con regolarità. È importante essere continuamente presenti su questi canali, promuovendo sia gli articoli del blog sia ulteriori attività come le comunicazioni su eventi e roadshow, mostrando le persone che animano il brand, mettendoci la faccia ogni giorno”.
IL PDF DI FOCUS RISPARMIO
Estremamente ricco è il lavoro presentato da Focus Risparmio su di un pdf scaricabile gratuitamente dal web. Non solo segnaliamo anche un terzo articolo a firma Eugenio Montesano, nel quale Michele Ficara Manganelli, fondatore di Assodigitale, affronta il tema della reputation. “La reputation si gioca prima sui social e poi nella vita reale. È questo il vero paradigma. Oggi più che mai, la social reputation è la reputation. Punto. Non è più una semplice area da presidiare: si è sostituita totalmente alla brand reputation, inglobandola”. Ma aggiungiamo anche: cari asset manager, leggete i risultati del sondaggio di Focus Risparmio. Scoprirete molte novità, dal fatto incontestabile che Facebook avanza tra i social più utilizzati per il lavoro, alla conclusione che i consulenti finanziari li ritengono veramente utili per gestire il rapporto con i clienti. Scaricate qui il documento