Ecco perché il Samsung Note 7 esplode: batteria troppo grande. Il report
Le batterie del Samsung Note 7 erano troppo grandi e quindi si surriscaldavano e ci incendiavano o nel peggiore dei casi esplodevano. E’ la conclusione a cui è arrivata Samsung dopo mesi di indagini e che rivela il Wall Street Journal. Il report con le conclusioni sarà ufficialmente reso noto lunedì.
Il problema delle batterie esplosive è stato un duro colpo per il colosso coreano che è stato costretto al ritiro di 2.5 milioni di esemplari di quello che era considerato il miglior device mobile del mondo. Ora Samsung ha un compito molto arduo, recuperare la fiducia dei consumatori. E ci proverà con uno smartphone che si preannuncia rivoluzionario, il Samsung Galaxy S8 che dovrebbe uscire verso la fine di aprile.
Il Samsung Note 7 aveva batterie prodotte dall’affiliata Samsung SDI oppure dall’azienda di Hong Kong Amperex Technology Ltd. Inizialmente Samsung credette che il problema fosse causato dalle batterie dell’affiliata e, dopo un primo richiamo, annullò le commissioni di quest’ultima, aumentando le richieste verso la seconda che però non fu in grado di affrontare l’improvvisa richiesta e progettò delle batterie difettose.
Indiscrezioni rivelano che le batterie avevano gravi errori di progettazione. Erano troppo grandi rispetto allo spazio a disposizione ed espandendosi durante la ricarica andavano in cortocircuito.
Ma non finisce qui. Anche il software di gestione della temperatura e del flusso di energia non funzionava come doveva. Una concatenazione di errori che ha portato al disastro che si stima costerà al primo produttore al mondo di smartphone una cifra vicina a 5 miliardi di dollari. E soprattutto una perdita di credibilità difficile da recuperare.
Ma Samsung non molla e torna sul mercato con uno smartphone il Galaxy S8 molto innovativo e dalle ottime prestazioni. Ha tutte le carte in regola bisognerà solo vedere come sarà accolto dagli utenti per ora molto delusi dal Note 7.